Parafrasando Don Peppe Diana, almeno noi, auspicheremmo da parte del (S)indaco di Teano un “Per amore del mio popolo…faccio un passo indietro”. D’altronde sempre in tema del bene della Chiesa, persino il Cardinale Parolin, in occasione della elezione del nuovo Papa, ha fatto un “passo indietro”. Ma perché, almeno per noi, e solo per noi, sarebbe opportuno che il (S)indaco di Teano faccia un “passo indietro”, cioè dimettersi? Avevamo, fin dal suo insediamento, espresse tutte le nostre perplessità specialmente osservando la compagine (A)mministrativa che lo avrebbe accompagnato. In particolar modo allorquando erano così evidenti tutte le storture relative, ad esempio, a i vari conflitti di interesse che caratterizzavano alcuni tra i suoi più accorsati accoliti. Andiamo per ordine. La lista elettorale del (S)indaco è o non è espressione di quel centrosinistra che anche “entro il 23 novembre 2025 (prima settimana di novembre n.d.r.) scenderà in campo per le Elezioni Regionali (Consiglio di Stato)? Ebbene, tra i pretendenti (del centrosinistra) ad uno scranno nel Consiglio Regionale, vi sarebbe stato un certo Massimo Schiavone. Ricordate? Grande elettore e supporter della lista Scoglio!!! Ora, vista la sua ambizione per le Regionali, a Schiavone, in primis non gli è stata rinnovata la tessera del PD e, poi, udite udite, sembrerebbe che “…..la candidatura di Massimo Schiavone al parlamentino campano è ritenuta inopportuna dal Partito Democratico per la sua veste di imprenditore della sanità privata, nonché proprietario reale e di fatto di strutture convenzionate. Il conflitto d’interesse non sfugge, soprattutto in relazione ai costanti richiami del PD a tutela della sanità pubblica” (Paese News 06.05.2025). Conflitti di interesse? Ma questo non è lo stesso PD che, a Teano, in seno all’(A)mministrazione ha grossi e seri esempi in materia? Contraddizioni in termini? Coerenza? Serietà? Vabbè direte voi, ma qui stiamo facendo questioni di lana caprina! E, poi, Schiavone non è nemmeno tesserato al PD!!! Che casino!!! Quindi liberi tutti! Ma veniamo all’ipotizzato “passo indietro”. Perché sarebbe auspicabile da parte dell’(A)mministrazione locale? Basti andare ai risultati di quella che in un’azienda che si rispetti viene definita “valutazione dei risultati della performance”. E qui si apre un lungo elenco del cahier de doleance. Da ultimo i rilievi fatti (al Comune!) in materia di igiene nell’esercizio dell’attività mercatale. E già solo questo, visto che il (S)indaco è la Prima Autorità Sanitaria sul Territorio, già solo per questa grave omissione, dovrebbe recitare il mea culpa e trarne le dovute opportune conseguenze. “Per amore del mio popolo….faccio un passo indietro”. Per non parlare della cronica e puntuale mancanza nelle abitazioni di Teano e Frazioni dell’acqua potabile! Dopo averne aumentato del 100% le gabelle! L’acqua potabile è una risorsa naturale primaria destinata al consumo umano. E già solo questo, visto che il (S)indaco è la Prima Autorità Sanitaria sul Territorio, già solo per questa grave omissione, dovrebbe recitare il mea culpa e trarne le dovute opportune conseguenze. “Per amore del mio popolo….faccio un passo indietro”. Per non parlare del dispendio di fondi pubblici e i disservizi arrecati alla Comunità con la ridicola vicenda degli impianti della fibra ottica, dove si è palesata tutta la carenza, l’inefficienza organizzativa e sciatteria amministrativa. Danno erariale? E già solo questo, visto che il (S)indaco dovrebbe agire secondo i principi del “buon padre di famiglia”, già solo per questa grave omissione, dovrebbe recitare il mea culpa e trarne le dovute opportune conseguenze. “Per amore del mio popolo….faccio un passo indietro”. E, per non tediare oltremodo quegli sparuti nostri lettori, non vogliamo proseguire nelle nostre lagnanze. Certo è che, a parte qualche egregio Collega locale, “giornalisticamente scorretto” (TeanoCè, n.d.r.) solo perché registra puntualmente le inefficienze locali, in buona compagnia con i “millantatori di professione” (Il Messaggio, n.d.r.), registriamo pure degli strali lanciati da qualcun altro (non dal (S)indaco in questo caso) contro “quei leoni da tastiera” che urlano la propria disperazione attraverso i social. Disperazione che diventa una impotente “voce nel deserto”. Ora, attenendoci a quella “valutazione dei risultati della performance” relativa all’attuale (A)mministrazione, sempre consci di essere dei “millantatori di professione”, ci venga comunicata una, che sia una cosa, o un’iniziativa, o un progetto, o una pianificazione a favore di questa sfigata Città! Una nuova panchina, un nuovo vaso di fiori, una nuova insegna, un nuovo lampione, un nuovo giardino, un nuovo parcheggio, una nuova vasca con i pesciolini, un nuovo servizio, etc. etc.. Altro che “giornalisti scorretti”, altro che “millantatori di professione”, altro che “leoni da tastiera”!!! Ma feteci il piacere! “Per amore del mio popolo….faccio un passo indietro” e rinuncio al “reddito di cittadinanza”.
Pasquale Di Benedetto