… (è il caso di dire) ci è parsa la posizione assunta dalla nostra concittadina europarlamentare Pina Picierno contro il Direttore d’orchestra Maestro Valery Gergiev, russo e acceso putiniano. Proprio per questo motivo la Nostra si è scagliata contro la manifestazione in calendario per la fine di luglio, organizzata e finanziata dalla Regione Campania in collaborazione con il Ministero della Cultura, presso la Reggia di Caserta.
“È inaccettabile – ha detto la Picierno – che con i fondi europei si finanzi un fiancheggiatore del Cremlino, Valery Gergiev. Compito mio e delle istituzioni UE è chiedere al direttore della rassegna e al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di intervenire per modificare il cartellone ed evitare che i soldi dei contribuenti finiscano nelle tasche di un fiancheggiatore di un regime criminale”.
La cosa, per quanto d’impatto, non mi pare concettualmente molto appropriata per una svariata serie di motivazioni:
- Valery Gergiev è un famosissimo e bravissimo Direttore d’Orchestra conosciuto in tutto il mondo ed avere la possibilità di apprezzarne la bravura ad un passo da casa nostra, nell’incantevole sito della Reggia di Caserta, è cosa di non poco conto.
- La voce della Onorevole non si è mai levata contro gli innumerevoli finanziamenti economici a suon di centinaia di milioni elargiti, a qualunque titolo o in qualunque modo (diretto o indiretto), dallo stesso Ministero negli anni passati a cinematografari veri o presunti (come il noto attuale indagato per il duplice omicidio di Villa Pamphili).
- L’arte vola molto più in alto delle meschinità umane, ed è, del genere umano, la più grande capacità di affasciare e sublimare gli animi al di là di ogni divisione politica, ideologica, di razza, di colore o di checchessia.
- La Storia ci racconta di illustri ostracismi di natura ideologica preticata verso artisti, come Pietro Mascagni, per le sue iniziali simpatie verso il fascismo, o di Wagner, che fu elevato a colonna sonora del nazismo; al contrario si comportò Beethoven che letteralmente strappò la iniziale dedica della sua Terza Sinfonia, l’Eroica, a Napoleone Bonaparte quando questi si auto-incoronò imperatore.
Allora, c’è da chiedersi, la bordata delle Picierno a chi è indirizzata: a Vladimir Putin, che starà già tremando come un pulcino spaventato; a Valery Gergiev che continuerà ad agitare magistralmente la sua bacchetta da direttore per tutto il mondo, o, molto più terra terra, al nostro Presidente della Regione, non schivo da comportamenti anch’essi…” putiniani”?
Ci fa piacere pensare che possa essere la terza ipotesi la più veritiera.
Claudio Gliottone



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