Nell’Italia di oggi è sempre più difficile trovare delle idee importanti. Trovare poi persone che credono nelle proprie idee è ormai quasi impossibile. Il mio amico Guido ZARONE era un’eccezione. Aveva delle idee importanti e credeva in esse con candido ardore. Il suo esempio attraversa ancora ciascuno di noi come raggio di sole. Guido era l’uomo di un movimento d’opinione che si era andato gradualmente estendendo sino ad occupare settori di vita politica e culturale. Aveva una capacità dialettica e di contrapporsi per poi tornare rispettosamente al proprio posto a prescindere dalle opinioni e dalle ragioni espresse.
Gli piaceva approfondire sempre, non accettava il risvolto più semplice, l’immagine immediata, la prima impressione. Con un approccio che rasentava l’autolesionismo, si spingeva in profondità; scardinava le impressioni e dava sempre una lettura articolata dei fatti e delle idee.
Amava la storia e a questa ricorreva per giustificare o sostenere il suo pensiero: riusciva a giocare con le idee facendole roteare nell’aria per poi riporle come se la cosa fosse assolutamente naturale. E quando il volo era ardito, utilizzava la sua innata ironia e con una frase autocritica riportava il concetto ad una battuta simpatica.
Sei entrato nel Palazzo Comunale di soppiatto con rispetto e la prudenza che la tua esperienza professionale ed umana ti consigliava. Ti sei lasciato scoprire, lentamente; dapprima ascoltando e poi, piano piano esprimendo le tue idee. Ti stimavamo tutti, caro Guido, anche perchè la tua lucidità di analisi e velocità di pensiero garantivano una visione sempre attenta dei fatti. Partecipavi con gioia ed eri sempre propositivo, anche azzardando ma imprimendo sempre una chiave di lettura nuova, originale, alternativa.
Sin dal 1959, anno nel quale ci siamo conosciuti a scuola il tuo pensiero e la tua azione hanno sempre cercato di sviluppare una cultura propositiva e costruttiva nel e per il territorio sidicino.
Da Sindaco credevi che la giunta comunale dovesse stimolare e proporre, indirizzare gli amministratori, guidare le azioni, potevi a volte risultare ingenuo o sognatore ma velocemente dimostravi che la tua era solo una visione pulita e lineare degli eventi; come quando proponevi le teorie del pragmatismo americano. Era bello ridere con te e prenderti in giro: io, Franco Gallo, Claudio Gliottone, Giulio De Monaco, Franco Venturelli, Antonio Berardi tuo inseparabile amico dalla prima infanzia, lascivi fare quando scherzavamo delle tue prodezze; delle tue storie, dei tuoi personaggi, a volte fantasmagorici, che ti hanno spiegato i reali motivi socio-politici di drammatici accadimenti.
Dopo aver sorriso però capitava spesso di riflettere e cogliere una lettura nuova ma coerente, articolata ma motivata. Nei tuoi ragionamenti non mancava mai il fondamento e le evoluzioni, sovente poi le letture che fornivi risultavano solo a posteriori comprensibili.
Eri un grande personaggio Guido: senza averci mai pensato, eravamo convinti di avere ancora tanto tempo da trascorrere insieme e tante cose da dirci: ci rallegravamo di poter trascorrere qualche bel momento insieme quando mi capitava di venire in licenza a Teano. A volte, vista l’ora tarda, ho risparmiato qualche storia per gli incontri successivi. Sarà più difficile raccontarle adesso ma ci proverò comunque: e proverò ad immaginare cosa avresti detto tu. Di certo sarai difficile da sostituirti nella nostra città metropolitana ma soprattutto nei cuori di coloro che hanno avuto il piacere dei averti vicino. Ciao Guido. Ciao Sindaco onesto, i sidicini lo sanno!
Teanesi, con questo scritto ho voluto ricordare Guido Zarone, il suo impegno civile per il miglioramento della società sidicina. Attento osservatore degli avvenimenti economici, politici e sociali di Teano, ne sapeva cogliere le dinamiche con profondità di pensiero, talvolta con intuizioni profetiche.
Ad majora, semper Guido! Ad mjora!
Riflessioni e inviti:
Peccato che alla data odierna l’Amministrazione comunale non ha ancora progettato di dedicare una via o una piazza a questo esimio cittadino. Teano vanta nomi che agli stessi sidicini non dicono nulla, ma proprio nulla e non voglio prolungarmi in giudizi. Sono nomi completamente estranei alla vita cittadina sia in relazione al passato che al presente, ma evidentemente fungono da segnaletica per orientarsi. Perché il nostro Guido deve essere considerato “nulla” o indegno di tale gesto? Sindaco: se ci sei batti un colpo! Ai miei cari concittadini rammento che è possibile raccogliere le firme per dare un ultimo saluto meritato al nostro Guido.