Ci fa molto piacere che il “nostro concittadino onorario” nonché Vicepresidente della Giunta Regionale Campana, Fulvio Bonavitacola, assurga sovente agli onori delle cronache locali e nazionali. Ci fanno meno piacere le motivazioni a suffragio di questi avvenimenti: sono per lo più di carattere giudiziario. Qualche mese fa ricevette un avviso di garanzia per presunti interessi personali nella organizzazione delle Universiadi a Napoli, giorni fa è divenuto oggetto di indagini per diverse irregolarità e criticità da parte degli enti pubblici che hanno portato l’Italia a pagare all’Europa una multa di centinaia di milioni di euro. “I filoni d’indagine – cito testualmente dal Corriere del Mezzogiorno del 6 u.s. pag. 4 – sono quattro: il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati di raccolta differenziata a Napoli (dovrebbe arrivare al 65% e a novembre dello scorso anno non superava il 34); la mancata rimozione e smaltimento delle cosiddette ecoballe; la mancata costruzione di siti di compostaggio, per i quali sono pure disponibili fondi europei; la mancata costruzione di siti di stoccaggio a servizio degli Stir.” Praticamente, nell’ambito dell’ambiente, non è stato fatto un …beato salsiccio! Non ci fanno per niente piacere, invece, e lo abbiamo gridato più volte ai sette venti, la leggerezza, la fumosità, la superficialità, la fretta, la ostinata determinazione, la personale valutazione, la ostentata magnanimità, la inconcludente sostanzialità, la boriosa arroganza, e chi più ne ha ne metta, con la quale la intera Amministrazione Comunale, sovente priva di ogni discernimento al riguardo, distribuisce onorificenze a destra e a manca, impegnando il nome e l’onore della Città di Teano, e dei suoi cittadini tutti, in giudizi non condivisi dai più. Il tutto secondo un “regolamento” visibilmente partorito “ad usum delphini” contro il quale nulla si è potuto da parte delle opposizioni consiliari, che pure avevano messo in guardia da episodi del tipo poi verificatosi nella fattispecie. Ma un ultimo umile, piccolo, modesto, dimesso, rispettoso consiglio, da cittadino normale, e certamente “non onorario”, di una città che vorremmo normale, non posso non darlo. Evitate, finché in tempo, di offrire la nostra cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre! Non ci sarebbe per voi maggiore scorno che un cortese rifiuto della Signora, facilmente prevedibile per gli eventuali ovvi motivi facilmente intuibili da quanto su esposto. Aggiungereste “figurella” a “figurella”, e non potreste permettervene un’altra!
Claudio Gliottone