Il Presidente della Proloco Teanum Sidicinum, Antonio De Simone alla presentazione del convegno
Ci eravamo ripromessi di scrivere qualche riflessione sulla manifestazione Cioccolateano 2015 caratterizzata, quest’anno, più che al contenuto stesso dell’evento, alla politicizzazione che voluta o subita, comunque ha caratterizzato questo evento tanto atteso dai numerosi appassionati della dolce tavoletta.
E’ già stato scritto di tutto, hanno preso posizione i favorevoli ed i contrari alla calata monopartitica dei politici , è stata vissuta in trepidante attesa la vigilia per verificare se il Sindaco e la sua amministrazione avessero partecipato, perchè invitati, almeno per svolgere un saluto di benvenuto alle autorità istituzionali, presentatesi puntualmente all’appuntamento, nonostante la fitta pioggia che è caduta su Teano.
Purtroppo si è trasformato, un appuntamento gioioso, in una lunga ed estenuante disfida tra il Primo cittadino e il Presidente della Proloco che ha l’incommensurabile merito di aver fortemente voluta questa edizione, nonostante le numerose difficoltà procedurali incontrate durante il suo percorso. In concreto però cosa è realmente rimasto di tutto questo? Due magnifiche giornate vissute alla luce (si fa per dire) della nostra civiltà storica ed archeologica, che ha fatto da cornice culturale all’evento principale, cioè la degustazione del più dolce dei dolci, la cioccolata, e… Sabato una passeggiata della sottosegretaria ai Beni culturali on. Francesca Barracciu in visita alle nostre ricchezze archeologiche ed un convegno tenutosi nel salone del Seminario, nella mattinata di domenica, che ha visto sfilare, uno alla volta, dopo la presentazione dell’emozionatissimo Presidente Antonio De Simone, prima l’eurodeputata Pina Picierno, poi il consigliere regionale Gennaro Oliviero e per finire il pirotecnico governatore della Campania Vincenzo De Luca.
Al Sindaco di Teano, invitato ufficialmente dai vertici della Proloco, presente nonostante le indiscrezioni della vigilia, nell’occasione accompagnato da alcuni rappresentanti dell’esecutivo, non è stato consentito di prendere la parola per rivolgere un saluto “istituzionale” al governatore della Campania (anche suo datore di lavoro!). Questo non ci è piaciuto, il saluto istituzionale fa parte delle buone maniere e chiunque non lo invii o chiunque non lo consenta viene meno ad una delle regole fondamentali che pone le istituzioni al di sopra delle polemiche o dei conti in sospeso.
Ma veniamo al contenuto degli interventi. Il vostro umile redattore, ad un certo punto, ha chiesto al vicino di sedia di dargli un pizzicotto, voleva verificare se si trovava a Teano, nella sala convegni del seminario, alla presenza di tre politici e se realmente avevano detto le cose che gli era sembrato di sentire.
Non ci facciamo prendere la mano dal facile entusiasmo sancito con scroscianti applausi soprattutto durante l’intervento del governatore De Luca e neanche siamo prevenuti contro nessuno, soprattutto quando di mezzo c’è l’interesse della nostra città. Ma vorremmo sapere cosa c’era realmente da applaudire all’intervento di Gennaro Oliviero che ha parlato di rifinanziare il progetto Laocoonte (inventato dal suo concittadino scomparso l’ex sindaco di Sessa Aurunca, Meschinelli) che i bene informati sanno quanti soldi ha già consumato a vuoto, compresi anche gli oltre 150mila euro del nostro Comune, il cui presidente attuale è il nostro dottore Maurizio Simone. Il consorzio Laocoonte ha già maturato un debito di oltre un milione di euro e sta per fallire con la conseguenza che ancora una volta il nostro Comune dovrà mettere mano al portafogli dopo essersi trovato con un pugno di mosche in mano. Ma Oliviero ha ricevuto tanti applausi, non tutti hanno forse capito che il finanziamento deve servire per ripianare i debiti, accumulati dalla compagnia delle opere (perse). Stesso copione di quando Oliviero, sempre in veste di consigliere regionale, venne a presiedere un incontro tra i sindaci dell’alto casertano in difesa del nostro ospedale e poi partecipò alla sua chiusura che garantiva il salvataggio di quello si Sessa Aurunca. Anche allora portò a casa, con l’avallo dell’ex Sindaco Picierno, una grossa dose di applausi.
Passando all’on. Pina Picierno, non gliene vogliamo ma ci è sembrato più un intervento pro domo sua, nel senso che non nasconde l’aspettativa di essere nominata Ministro per il Mezzogiorno e allora cosa c’è di più opportuno che parlare di nord e sud, di bellezze archeologiche, di potenzialità, di territorio, di orgoglio meridionale, di occupazione e cosa non manca mai, dei giovani e del loro futuro.
Non ce ne vogliano neanche i pidiessini, naturalmente più numerosi ed entusiasti perché giocavano in casa trasformando l’occasione in una similconvention elettorale, dove il candidato sciorina tutta una serie di promesse che si impegna a mantenere se eletto, elemento nuovo e significativo era che De Luca è già stato eletto e dunque più credibile, ma con misura. Se De Luca realizzerà quello che ha detto domenica mattina, la Campania non sarà più una regione italiana ma una succursale del paradiso, una sorta di paradiso terrestre. Non ha risparmiato nulla, ogni argomento un colpo di sciabola o una soluzione, dalla camorra, alla terra dei fuochi, alla sburocratizzazione amministrativa, al litorale domizio, alla valorizzazione dei beni culturali ed archeologici, alla creazione di opportunità per i giovani per evitarne la fuga, ha bacchettato perfino il Premier Renzi per alcuni impegni non rispettati. De Luca è una grande affabulatore, che sa parlare alla gente, perché gli dice esattamente quello che vorrebbero sentirsi dire.
Gli applausi che ha ricevuto erano legittimi perché non ha detto niente che non meritasse un applauso, la preoccupazione vera è che forse ne ha dette troppe e dalle nostre parti c’è un detto contadino che dice” quando vedi troppe ciliegie sulla pianta, vacci con il paniere piccolo”. Per come stiamo combinati noi, ci basterebbe anche un piccolo coppetiello.
Tutti i presenti alla fine hanno sottolineato che De Luca è un grande oratore, noi ci siamo limitati a replicare che a noi basta che si dimostri un grande Governatore e magari riaverlo qui tra noi tra un anno, in occasione di una nuova e sempre più accattivante edizione di cioccolateano, dopo aver realizzato solo il 20 % di quello che ha promesso di realizzare (ma glielo faranno realizzare?) lo accoglieremo come uno di noi e saremo i primi ad applaudirlo, anche senza la tessera del PD.
Viva Cioccolateano !!!