Avvistato già due anni fa a Teano, si parlò di un pitone, dopo due anni è ricomparso in Viale Europa.
Circa due anni fa si era sparsa in città la notizia che era stato avvistato un Pitone, enorme serpente che può raggiungere la lunghezza di oltre due metri e, benchè non appartenente alla categoria dei serpenti velenosi , tuttavia uccide la preda per costrizione avvolgendola con il proprio corpo fino al soffocamento. Le segnalazioni si moltiplicavano proporzionalmente alla crescita della tensione giunta al punto che nello stesso momento il pitone era segnalato in due diverse zone della città, in viale Italia e contestualmente al Viale Europa.
Ora siamo in grado di fare finalmente luce sulla vicenda dopo che la voce del ritrovamento del pitone aveva cominciato a circolare di nuovo in città. La fonte della notizia, che più attendibile non si può, è il dottore Giovanni De Felice, dirigente del locale Servizio Sanitario di Viale S.Reparata.
Con professionale disponibilità ci ha confermato che alla fine dello scorso mese di gennaio, i Vigili Urbani di Teano si sono rivolti al Servizio Sanitario per segnalare che, i proprietari di un’abitazione in Viale Europa avevano scoperto la presenza di un grande serpente nella legnaia attinente alla propria abitazione. Prontamente intervenuti all’indirizzo segnalato, il personale del Servizio Sanitario ha effettivamente individuato il lungo serpente dopo aver rimosso la legna accumulata nel deposito attiguo all’abitazione, al riparo dalle intemperie.
Presto è stata identificata la razza del lungo animale che trattasi di un Cervone, della famiglia dei Colubridi, soprannominato anche Pasturavacche . Il Cervone è il serpente più lungo presente in Italia e uno tra i più lunghi d’ Europa. Questo esemplare è lungo circa 80 – 240 cm, il suo manto è di colore marrone con sfumature giallastre, L’esemplare rinvenuto a Teano raggiunge una lunghezza di circa 130 cm.
Il Cervone è possibile avvistarlo in tutta Europa e in Asia; nel nostro Paese è maggiormente presente nelle zone centro-meridionali. Il suo habitat naturale lo si può trovare nella macchia mediterranea o ai margini dei boschi, zone aperte e soleggiate con vegetazione sparsa, sassaie, muretti e negli edifici abbandonati. Cerca sempre ambienti caldi e secchi con temperature che vanno dai 24 gradi ai 34 gradi e rimane sempre ad un’altitudine non superiore ai 1000 metri dal mare. Questi serpenti possono vivere anche fino a 20 anni.
Il personale del Servizio Sanitario, dopo aver individuato le caratteristiche dell’animale, ha incaricato una persona del luogo che, con perizia, è riuscito a catturarlo e consegnarlo ad un cittadino volontario il quale lo ha preso in custodia in una teca, presso la sua abitazione, dove trovasi attualmente. L’animale sarà rimesso in libertà con l’arrivo della primavera cioè con l’arrivo di un clima mite.
Il Dirigente Sanitario ha tenuto a precisare che questa specie di serpente non è assolutamente velenosa e contrariamente a quanto si può pensare, la sua dieta è composta da piccoli mammiferi, come per esempio topi, conigli, donnole, scoiattoli, ecc., lucertole, uova prese direttamente dai nidi e piccoli uccelli. La sua tecnica di caccia consiste nel soffocare le prede nelle sue spore, per poi nutrirsene appena morte.
Ringraziamo il dottore Giovanni De Felice per la cortese disponibilità a fornire i necessari chiarimenti utili a smorzare la tensione tra chi non dispone delle necessarie nozioni in materia ed il rischio di diffusione di inutili allarmismi