Due possenti ed immobili legionari romani, con le lance incrociate, a regolare l’accesso al presepe vivente da piazza Umberto I, come all’imbocco di un tunnel tra la realtà e l’immaginazione. Al varco di questa soglia, i primi passi per la graduale immersione nella Terra Santa di duemila anni fa, tra la luce soffusa delle fiaccole e di focolari sparsi qua e là, tra gli odori, le immagini e i suoni dei luoghi ove avvenne il più grande dei miracoli.
Nel suggestivo percorso, l’alternanza di scene della storia sulla nascita di Gesù e scene della vita reale di quel mondo lontano nel tempo. Dalla rappresentazione di un censimento ai quali venivano realmente sottoposti i numerosi visitatori ad un tipico harem animato e curatissimo negli arredi; dalla rappresentazione teatrale dell’Annunciazione al tipico e chiassoso mercato mediorientale con i tanti prodotti ed i rudimentali sistemi espositivi dell’epoca; dall’osteria con avventori intrattenuti a bere e svagarsi a lume di candela, a comitive di pastorelli; dall’austero campo militare presieduto da centurioni a guardia del trono di Erode, alla bottega del macellaio. In tutto questo, le melodie vicine o lontane del girovagare delle cornamuse. Alla fine di quel percorso, a tratti quasi tenebroso: la luce. Una luce vivissima, non accecante ma forte e capace di far brillare i candidi costumi degli angioletti accanto la capanna e gli occhi di San Giuseppe e della Madonna, raccolti ad avvolgere Gesù bambino tra paglia e fasce. Poi, a fine percorso, gli ultimi figuranti in una taverna, ad offrire a tutti i visitatori del buon vino ed un’eccellente minestra calda di fagioli e salsiccia.
Questa la cronaca del presepe vivente a Teano, nei vicoli del centro storico, la sera del 30 dicembre scorso.
La forza dell’armoniosa unione di più associazioni in questo progetto è stata certamente determinante nella riuscita dell’evento, che ha visto in sé la partecipazione di quasi cento persone tra figuranti, attori, tecnici, organizzatori e collaboratori vari e che ha meritatamente incassato vivi consensi oltre alla presenza di circa un migliaio di visitatori. Ma questo è solo l’inizio, siamo alla prima edizione e quindi, il Presepe vivente a Teano è la ripresa, partendo da zero, di una vecchia gloria del passato e, da quest’anno, anche una grande promessa per il futuro. Congratulazioni quindi alle associazioni Il Campanile, la Pro Loco Teanum Sidicinum, il Gruppo Scout Teano I, l’Azione Cattolica ed I Liberi che, oltre a tutto questo, ha fatto diventare per una sera il Corso affollato come una volta.
Gerardo Zarone