Il 16 gennaio prossimo, il Borgo S.Antonio Abate sarà teatro di una singolare quanto significativa cerimonia di tipo sportivo religioso. Il gemellaggio tra la Proloco Teanum Sidicinum e la Parrocchia di SS.Cosma e Damiano con l’Ass. S. Antonio A. di Montoro Superiore (AV) che appartiene all’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno
Alle ore 17,30 come ogni anno, presso la chiesa di S. Antonio Abate sarà celebrata la Santa Messa, officiata da S.E. Arturo Aiello. Alle ore 20, con pullman e macchine private, arriveranno a Teano i pellegrini provenienti da Montoro Superiore (AV) accolti dai fedeli teanesi e dalle note della banda musicale di Teano Dopo il benvenuto delle autorità religiose, si procederà, come ogni anno, all’accensione del falò sul sacrato della Chiesa e da questo fuoco sarà accesa e benedetta una fiaccola che sarà portata da giovani tedofori fino alla frazione di Caliano nel Comune di Montoro Superiore dove, il giorno dopo sarà acceso un grande falò, in onore del Santo. In questo comune, che conta circa 8850 anime, questa ricorrenza è molto sentita e richiama migliaia di fedeli ai quali il parroco don Massimo Del Regno, lo scorso anno spiegò che : “S.Antonio scese nell’inferno e combatte’ il demonio con un tizzone ardente. il fuoco e’ segno di purificazione”.
Montoro deve il nome secondo alcuni alla fertilità della sua valle: "Mons Aurus", cioè monte d’oro. Secondo altri il nome deriverebbe da "Mons Taurus" o monte del toro, una collina che esiste ancora oggi nei pressi di Banzano. In varie pergamene antiche si legge anche Montaureo, Montoro, qualche volta Montorio e raramente Mondoro. Le origini di Montoro sono antichissime: secondo molte probabilità deve l’esistenza ad un’emigrazione di Picentini, che disfatti dai Romani nel 485 di Roma, e raminghi, si fermarono in queste contrade. Ma già questa terra era stata teatro di strage tra Sanniti e Romani.
Mai come in questa circostanza la parola gemellaggio assume il vero significato di identità storiche e religiose.
Rosa Chirico