Due interventi mirati hanno consentito di tamponare da un lato una forte emoraggia di acqua potabile nella frazione di Casamostra e dall’altro invece una migliore utilizzazione dell’impianto di sollevamento sito in Sangiulianeta e viale Sant’Antonio.
I due problemi cui si è posto rimedio erano conosciuti già da qualche anno ma a parte continui e inutili interventi di manutenzione, forse per incompetenza o per scarsa professionalità, non sono mai risultati decisivi, il problema è rimasto irrisolto in questi anni nonostante si moltiplicassero le proteste dei cittadini, stanchi di dover sopportare continue interruzioni nell’erogazione del prezioso oro bianco.
Nel caso di Casamostra, era il serbatoio dell’acquedotto alla via Aravisi che presentava una vistosissima perdita d’acqua, causa di grave carenza idrica soprattutto nel periodo estivo. L’intervento effettuato nei mesi scorsi è stato ultimato e si spera di non dover registrare più i disagi di questi ultimi anni.
Per Sangiulianeta e Viale Sant’Antonio si è trattato di rendere funzionanti i sistemi di telecontrollo consegnati dalla Regione Campania, i quali manifestavano frequenti blocchi. Una situazione imbarazzante in quanto bastava un semplice temporale per rendere inservibile l’intero impianto e le conseguenze si manifestavano soprattutto nella ridotta erogazione di acqua a Teano Centro e presso le frazioni di Tranzi, Pugliano, Casi e Casamostra.
Sono stati effettuati interventi di messa a punto degli impianti dotati anche di sistemi di telecontrollo e automazione.
Gli interventi di cui sopra, comunicati alla cittadinanza da due specifiche note alla stampa da parte del Sindaco Di benedetto e dal consigliere delegato Giuseppe Di Girolamo, oltre a garantire una maggiore e migliore continuità del servizio di erogazione dell’acqua potabile, soprattutto nei mesi caldi, consente un effettivo e consistente risparmio economico per gli auspicabili mancati interventi di manutenzione.
Due buone notizie ma senza volere essere disfattisti, ancora insufficienti in rapporto alla grave situazione in cui versa la rete idirica comunale. Comunque, come si dice, chi ben comincia è alla metà dell’opera.
Rosa Chirico