Un merito sicuramente ce l’ha il Sindaco di Teano, Dino D’Andrea: ha la capacità di riuscire a fiaccare le nostre proverbiali doti di resilienza. E ce ne vuole! E, proprio per non debilitarci ulteriormente, con questo nostro intervento ci limitiamo solo a registrare la cronaca relativa alle iniziative di carattere sanitario sul territorio. “Primo sopralluogo stamane a Mondragone dei tecnici dell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta sull’area dove sarà costruito l’Ospedale di Comunità con annesso Primo Soccorso……” (ANSA 28 ottobre 2021).
“L’ospedale di comunità sarà dotato, da subito, di ben 20 posti letto, di un primo soccorso, di una casa di cura con poliambulatorio, e di una Centrale Operativa Territoriale (COT), per garantire assistenza sanitaria a 360 gradi al cittadino, inclusa la prenotazione di esami diagnostici e visite mediche varie; esso sarà costruito a ridosso della grande arteria di comunicazione, qual è la Domitiana, che serve non solo Mondragone ma l’intero litorale di Terra di Lavoro fino a Napoli, da un lato, e fino al Garigliano dall’altro”. “Entro il prossimo mese di dicembre, i tecnici dell’Asl consegneranno in Regione la progettazione esecutiva, quindi entro fine anno la Giunta regionale della Campania approverà definitivamente l’intervento a beneficio della comunità mondragonese e dell’intero litorale domitio”. Ora, rifacendosi sempre e solo alla cronaca documentale degli interventi di Edilizia Sanitaria sul territorio, è noto a tutti, come da programmazione, è stato finanziato un nuovo Ospedale di Sessa Aurunca per un importo di 60 milioni di Euro, come è stato finanziato un nuovo Centro di Riabilitazione Psichiatrica a Francolise per 4 milioni di Euro. Non era stato previsto in nessun programma di Edilizia Sanitaria della Regione Campania, né la realizzazione, né il finanziamento di un nuovo Ospedale di Comunità per Mondragone, se non i già previsti Ospedali di Teano e di Capua. Quest’ultimo progetto e finanziamento per Mondragone, però, aggiungiamo noi, dovrebbe rientrare (dalla finestra…) con i fondi previsti dal PNNR (Piano Nazionale di Riprese e Resilienza). E Teano? Come da Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera ai sensi DM 70/2015 2016-2018, “è stato riconvertito in Ospedale di Comunità, con cessazione di tutte le attività per acuti. Viene prevista un’attività di Day Service.”. Di cosa si tratta? “E’ un modello di assistenza specialistica ambulatoriale (Dgr 1803/2009) usato per gestire Casi Clinici Complessi attraverso diverse visite, esami strumentali e prestazioni terapeutiche che coinvolgono più professionisti”. A cosa serve? “Favorisce la presa in carico dei pazienti attraverso la gestione, da parte dell’Ambulatorio di riferimento, della programmazione e prenotazione delle visite specialistiche, organizzate in modo da limitare il tempo di attesa e il numero degli accessi”. Nemmeno ciò è stato attivato!
Fin qui la cronaca ufficiale e legislativa del futuro assetto dell’Assistenza Sanitaria Ospedaliera del territorio dell’alto casertano. Una cronaca, come abbiamo visto, che non prevedeva nessun investimento strutturale per Mondragone, invece, grazie ad una oculata politica locale, vengono addirittura previste nuove strutture al di là della Programmazione di Edilizia Sanitaria della Regione Campania. E per Teano? Oltre ad una discarica per rifiuti (GE.S.I.A.); oltre ad una discarica a cielo aperto, vedi le vie cittadine; oltre alla penosa situazione di Via Rio Persico e condizioni della viabilità; oltre ad una stagnazione economica e di sviluppo in senso lato; oltre alle Cittadinanze Onorarie; oltre alle operette teatrali messe in scena da una compagine amministrativa insulsa ed improduttiva, non si riesce ad intravedere nulla di buono all’orizzonte. Fin qui solo la pura cronaca della situazione sic et simpliciter. Un merito sicuramente ce l’ha il Sindaco di Teano, Dino D’Andrea: ha la capacità di riuscire a fiaccare le nostre proverbiali doti di resilienza, e nulla possono i nostri integratori energetici.
Pasquale Di Benedetto