All’indomani delle tante agognate Elezioni Politiche, avevamo quasi dimenticato come si facesse, scopriamo che il “re è nudo!”. Ovvero quel modo di dire italiano, quell’esclamazione che utilizziamo ogni volta che facciamo riferimento all’atteggiamento di chi cela o finge di non vedere una verità palese per piaggeria, adulazione, compiacimento nei confronti dell’autorità, del potere nelle sue varie forme. E quale sarebbe quella “verità palese”? Qui ci vorrebbe un trattato biblico. Chi come quelli della nostra età, ahinoi, ha attraversato momenti epocali della politica del dopoguerra, chi è sempre stato ostinatamente e coerentemente sempre dall’altra parte della barricata, non cedendo mai a “canti delle sirene” rappresentati da offerte di facili prebende o traguardi carrieristici, oggi può ben affermare che “alla fine la storia ci avrebbe dato ragione…” (Francesco Tullio-Altan). Si badi bene lo ha dichiarato Altan, studioso smaccatamente di sinistra. Non ci siamo rifatti alla stessa frase di un altro ben noto Personaggio della più recente Storia d’Italia….. Ad ogni buon conto, pur rimanendo sempre saldamente ed orgogliosamente dall’altra parte della barricata, ci è sempre piaciuto studiare, approfondire, imparare onde poter suffragare o meno le nostre ragioni in materia di Politica. Al punto tale che, chissà se un giorno riusciremo a pubblicare un nostro lavoro a cui daremo il titolo “Bozzetti per Progetti di Architetture Sociali”. Per il momento ancora incompleto, rimane nel cassetto. Però abbiamo studiato a fondo il fenomeno tutto nuovo e innovativo (all’origine) dei moti studenteschi del 1968 e che noi abbiamo vissuto, non nelle placide contrade nostrane (area di comfort), bensì in realtà dove sentivamo il tintinnio delle catenate o il bruciore delle bottiglie molotov. Strumenti utilizzati da chi indossava il tetro eskimo e il misterioso tascapane. Ahinoi. Nel tempo, poi, abbiamo anche ben compreso e disvelato il disegno e l’astuzia con cui alcune forze politiche avrebbero raggiunto il potere. Lo abbiamo “scoperto” e disvelato persino ai più incalliti ed ideologizzati personaggi del fu comunismo, i quali, meraviglie delle meraviglie, non conoscevano ( e non conoscono) neppure l’esistenza di Louis Althusser, filosofo, massima espressione del Partito Comunista francese, il quale con il suo “Stato e i suoi Apparati” (Editori Riuniti) aveva contribuito ad indicare la strategia onde raggiungere il potere da parte dei comunisti europei, Italia inclusa, difficile da raggiungere causa presenza Vaticano e Cattolicesimo, causa ombrello Nato, etc. etc.. Ricordate “Gladio”? Ricordate quando la Democrazia Cristiana invitò il Movimento Sociale Italiano a votarla onde scongiurare il “sorpasso” del PCI? Infatti l’Italia allora era un pullulare di “pugni chiusi”, di “falce e martello”, di viaggi e pellegrinaggi in URRSS (Unione Sovietica) e via con Mao Tse-tung. Oggi, quei “pugni chiusi” italiani, quando si devono difendere dalle mitomanie di quei Paesi (vedi Ucraina massacrata) non scendono più in piazza come facevano per il Vietnam cantando il “rattatatata” di Gianni Morandi. Così, grazie alle indicazioni di Althusser, si fece l’okkupazione delle Università, forgiando e producendo Magistrati allineati, Psicologi e Psichiatri di area, Architetti progressisti (vedi Vele di Secondigliano, Giunta Valenzi), Giornalisti prezzolati e tutta quell’intellighenzia spocchiosa, sprezzante e depositaria della verità assoluta. Tutto il resto plebe ignorante e da spremere attraverso le Cooperative Rosse o i Progetti per le accoglienze o i SERT e compagnia cantando. Quella plebe volutamente tenuta tale tant’è vero che ancor oggi, più della metà della popolazione è semianalfabeta (dati Istat). Oppure, come “quasi uno studente su quattro non è in grado di comprendere un testo scritto o di esprimersi in modo adeguato…in Campania sono il 49%, quasi la metà” (dati Invalsi e Openpolis). Una condizione della popolazione che ben si presta per essere opportunamente manipolata, condizionata e psicologicamente terrorizzata. Si vuole la prova provata? Eccola: “Stamattina sul balcone di palazzo Giusso, sede dell’università L’Orientale di Napoli, è apparso uno striscione con la scritta “Una mattina mi son svegliato”, incipit di Bella Ciao. “I giovani, che tanto sono stati menzionati in questa campagna elettorale, quegli stessi giovani fuori sede che per la maggior parte dei casi non hanno potuto votare ed esprimere il volto politico del Paese, stamattina – spiegano gli autori – si sono svegliati e hanno mandato un messaggio chiaro: le università non saranno quei luoghi dove l’estrema destra potrà entrare indisturbata, né per quanto riguarda misure discriminatorie su genere, razza, classe e orientamento religioso né attraverso il suo volto liberista fatto di aziendalizzazione e privatizzazioni. Da Napoli nelle università, a Milano nelle scuole i giovani non vogliono Giorgia Meloni” (Napoli Today, 26.09.2022). Evviva la Democrazia! Evviva la libera scelta dei Cittadini! O no? Panta rei. Tutto scorre, quando non conviene più a chi ha fatto della mistificazione il proprio vademecum. Ovvero l’utilizzo della distorsione, per lo più deliberata, della verità e realtà dei fatti, che ha come effetto la diffusione di opinioni erronee o giudizî tendenziosi. La Destra vuole togliere il “reddito di cittadinanza”; la Destra vuole abolire la Legge 194/78 e l’aborto; la Destra è anti europeista; la Destra vuole istituire la dittatura istituendo il Presidenzialismo; etc.. Come se quest’ultimo, in forme più o meno evidenti non sia già stato messo in scena attraverso l’utilizzo di Presidenti del Consiglio mai scelti dai cittadini (vedi Monti, Conte e Draghi), i quali sono stati liberi di agire autonomamente e senza colpo ferire. Persino l’utilizzo del Generale Figliuolo, il quale in piena autonomia ha dovuto sopperire al fallimento dello Stato smaccatamente inerme ed incapace pur in presenza (?) di un Ministro della Sanità. O no? E tutto ciò come si chiama? All’armi! All’armi! Arrivano i fascisti; la marcia su Roma con i manganelli e l’olio di ricino! All’armi! Ora al di là di legittime idee su come governare il Paese, con quali mezzi, quali strategie, a noi inesperti, incompetenti, non dotati di intellighenzia sessantottina, di grazia, in cosa è eccelsa la visione di questo Stato? Volendo, saremo ben lieti di essere smentiti e/o aggiornati da chi ha sempre guardato il fallimentare defluire delle cose dal salotto buono di casa e magari fischiettando: Bella Ciao, Bella Ciao.
Pasquale Di Benedetto