Questo articolo non è stato scritto presso la nostra redazione, è la riproposizione di un dialogo pubblico tra la professoressa Lina Canzano, moglie del nostro Sindaco Nicola Di Benedetto e il consigliere comunale delegato alle problematiche dello smaltimento rifiuti Carlo Barra.
Lina Canzano È civilmente, moralmente, igienicamente, decorosamente accettabile una simile situazione di lato e di fronte all’ingresso principale di una scuola!? Possibile che i ragazzi, anche quelli che abitano in questi condomini, debbano crescere metabolizzando una simile realtà come normale?
Basterebbe un po’ di buona volontà e invece niente.
Possibile che non ci sia soluzione?
Dobbiamo subire l’inciviltà e lasciarla rassegnati ai nostri figli.
Foto scattate alle 16.00 di oggi.
Carlo Barra Cara Lina cosa vuoi che ti dica… Contro la maleducazione esiste una cura? Sai che più volte sia io quanto il Sindaco abbiamo segnalato a chi preposto il problema. Orbene, sai anche che c’è una ordinanza sindacale a riguardo e personale che dovrebbero. fare rispettare quanto in essa contenuta. Qui non si discute di indirizzo politico del quale si potrebbe tranquillamente interloquire, ma credo si chieda l applicazione di una serie di sanzioni che non credo il sottoscritto ( personalmente) abbia il potere di fare ….è come dire, ad esempio, che l’assessore alle politiche sociali debba correre continuamente al capezzale dei bisognosi, o che il consigliere alla pubblica illuminazione vada a cambiare le lampadine, sai che non è così.
Lina Canzano Quindi, come ho già scritto, dobbiamo solo rassegnarci, sperando che le persone prendano coscienza.
Carlo Barra Non credo che la rassegnazione sia una soluzione. Penso che si deve continuare a seminare quanto giusto sino a quando non germogli qualche cosa. Cerchiamo di fare qualche cosa
Lina Canzano Ci si può mettere in gioco personalmente, andiamo fuori a questi condomini e cerchiamo di parlare con la gente che ci abita?
Che si può fare altrimenti?
Ciò che si coglie dalla lettura di questo colloquio è, intanto la grande sensibilità che esprime con tono amareggiato la moglie del Primo cittadino, capo dell’amministrazione comunale cui fanno capo tutte le eventuali disfunzioni che si possono rilevare nella gestione della cosa pubblica. Non c’è solo amarezza nelle sue parole ma anche la voglia di fare qualcosa, di mettersi in discussione anche personalmente, purchè il problema che lei denuncia trovi una soluzione.
Ma a chi si rivolge? A colui al quale il marito sindaco ha dato la delega per la gestione proprio del settore che ella sta così clamorosamente denunciando, cioè al consigliere Carlo Barra.
Qualcuno estendendo il concetto potrebbe dedurre che il Sindaco abbia inteso revocare la fiducia a colui che aveva incaricato di soprintendere al settore specifico o provocarne la reazione.
Ma Barra non si limita solo a condividere la condanna delle immagini pubblicate dalla professoressa Cangiano, chiarisce che il problema non è di indirizzo politico ma di fare applicare le sanzioni che sono state decise e questo non è un suo compito. Come dire, è inutile che cercate da queste parti il responsabile, le responsabilità stanno dalla parte di chi non applica le disposizioni in materia di controllo ed eventualmente di chi non si adopera per farle rispettare.
Un confronto aperto su di un problema mai risolto. Ma non era più semplice se la professoressa Lina Canzano ne parlava direttamente con il marito Sindaco il quale a sua volta si sarebbe potuto confrontare con tutta l’autorità del caso, sia con il consigliere delegato e sia con le strutture comunali, responsabili del servizio e dei controlli?
Si dice che i panni sporchi si lavano in famiglia ma quando il bucato si fa in piazza allora la famiglia non c’entra più e resta solo un triste senso di impotenza.
Antonio Guttoriello