Caro Direttore,
nell’articolo di spalla di sabato del Corriere della Sera, Antonio Polito stigmatizzava una situazione politica centrale sull’orlo della crisi, per una evidente commistione di ruoli che vede un Presidente del Consiglio (Conte) solo di facciata, due ministri che straparlano a nome dell’intero governo (Salvini e Di Maio) e un Presidente della Repubblica (Mattarella) che, pur non invadente come il predecessore Napolitano, prende o propone iniziative che non gli competono.
La cosa, non so perché, mi riporta con la mente alla nostra amministrazione comunale, dove abbiamo finora un Sindaco sovraesposto, un Vicesindaco che prende decisioni e nomina, e una massa incerta di Assessori che si reca a prender consigli dal Vice-segretario fresco di nomina, come ad Arcore.
Non dispiacerà a te né ai nostri lettori se provo ad addentrarmi un poco di più nel problema locale.
Ebbene in campagna elettorale il Sindaco ha affermato che avrebbe assicurato la sua presenza costante per affrontare e risolvere tutti i problemi; ma al Consiglio comunale di insediamento nomina solo gli assessori e non il suo vice; solo successivamente, preceduta da una sua dichiarazione di riconoscimento nei suoi confronti di grande esperienza amministrativa ed umana, effettua la nomina del vice-sindaco nella persona del Sig. Pinelli, ultimo eletto nella lista da lui presieduta.
Agli ingenui, quali potrebbero essere i suoi giovani consiglieri, ma escluderei dal novero il Magellano, finora stranamente accondiscendente, la cosa appare normale. A chi come noi, ai quali la esperienza di qualche anno ha strappato quasi tutta la ingenuità e la fiducia politica, la storia ci sembra strana.
Ci lascia pensare il fatto che il Pinelli sia stato per anni ufficialmente un collaboratore della Sig.ra On. Pina Picierno, parlamentare europea per il PD, e cugina del Sindaco d’Andrea, e figlia di Pasquale, riconosciuta attuale mente politica organizzativa di tutta la famiglia. Ci vuole molta arguzia ad ipotizzare che il Pinelli sia stato nominato vice-sindaco soprattutto perché longa manus di Pina e di Pasquale? Ci vuole molta arguzia a comprendere che quando si diceva, ostentandolo, che il Sindaco avrebbe fatto il sindaco e Pinelli un eventuale semplice consigliere o al massimo assessore, si diceva una altra grossolana bugia? E il bello è che il Sig. Pinelli, ben conscio di quello che sarebbe successo, perché la cosa era programmata a tavolino da tempo, con buona pace delle liste di altri partiti, anche di destra, che hanno sostenuto quella vincente, andava pure dicendo nei comizi che da altre liste sarebbe potuto uscire un sindaco “travicello”.
Dimostrazione lampante, come si dice in gergo, di avere ” ‘a saraca ‘a sacca”.
E non vi pare, a questo punto che la conclusione sia una sola? E che cioè, nonostante la smentita ufficiale del Sindaco, abbiamo a che fare non con una lista civica, ma con una lista del PD, ancora con buona pace di tutti i gruppuscoli politici di diversa estrazione che l’hanno sostenuta?
A voi l’ardua sentenza!
Claudio Gliottone