Ah Mia Patria sì bella e perduta.
Piange il coro degli schiavi nell’indimenticabile Opera verdiana.
Noi Teanesi e Italiani ci associamo al pianto, schiavi in Patria.
Schiavi dell’ottusità asinina che copre le statue al passaggio del
Presidente Iraniano Rohanì, per inciso una dignitosa figura in
rigoroso abito ecclesiastico di ottimo taglio..
Schiavi della rovinosa salute finanziaria di Teano, cui il grande
Padre (Sacco, tanto per capirci) della lista che portò sul trono del
pavone l’attuale amministrazione tenta pateticamente di rimediare..
Schiavi dell’abitudine, dell’ebetudine e della insulsa mansuetudine.
Non serve chiedere le dimissioni di Renzi e/o Di Benedetto.Cinquanta e
più anni di strisciante o manifesta destabilizzazione della nostra
cultura, delle nostre tradizioni, della nostra civiltà, del nostro
essere Italiano hannno raggiunto un punto di non ritorno. La perversa
strategia di riconversione fu realizzata dai socialcomunisti con la
supina acquiescenza della D.C. in netto declino, tormentata dalle
lotte interne delle correnti. L’intento era di sostiruire al modello
Occidentale quello Sovietico. Caduto il regime comunista in Russia, in
Italia ci siamo trovati nel vuoto assoluto e nella delirante attuale
disitalianizzazione. Perdità di identità, smarrimento dell’orgoglio,
appiattimento di valori e significati. Umiliazione della patria
civiltà, probabile inasprimento dei balzelli da parte di chi in fase
elettorale prometteva una Teano non dico paradisiaca, ma nobilmente
fruibile. Desolazione delle speranze, invece.
Dura realtà ” Si chiama atto di indirizzo
politico amministrativo per l’ufficio tributi quello approvato dalla
Giunta comunale con la delibera n.238 del 29/12/2015 ed invece a
nostro avviso è un vero e proprio bollettino di guerra emesso
dall’assessore alle finanze il dottore Eduardo Sacco. In pratica si
fotografa, anche senza fare i numeri, la situazione finanziaria
dell’Ente comune che a nostro avviso è un disastro assoluto.
Tutte le voci relative all’incasso dei tributi sono in negativo, tutte
le operazione per la quantificazione dei vari tributi sono in alto
mare e tutte le azioni per il recupero dei crediti sono praticamente
nulle.” (A, Guttoriello) – Di fronte a questo
stato di emergenza non resta che profferire a fior di labbra, in uno straziante
sussurro: “Ah mia Patria sì bella e perduta”.
Giulio De Monaco