…le domande e le risposte volano come il vento. Mi fa piacere.
Almeno una cosa nella nostra realtà funziona: il domandare e il rispondere. Attendo comunque che tu ti tolga la maschera e affronti con lealtà il dialogo senza nascondere la tua identità. Il riferirti alla generalità dei cittadini è ulteriore giustificazione, peraltro scarsamente motivata, per non svelarti. E per aggravare ancora di più l’atmosfera che si vive tra di noi: lanciare il sasso nello stagno e nascondere la mano. Dal tuo atteggiarti, celato e nascosto, comincio ad avvertire che si sta avverando quel che ho detto ai miei giovani: attraverseremo il deserto pieno di rovi e spine. Ecco le prime spine che toccano la mia pelle. Le altre sono ancora pronte a fuoriuscire da apparenti, innocenti ed odorose rose che presto proveranno a difendere la loro esistenza ( politica).
Ti concedo un acconto sulle risposte che darò ai miei elettori, a quelli con cui potrò parlare e che sono senza maschere. E’ ingiusta l’affermazione che sono stato molto assente nelle sedute dei Consigli comunali. E la critica un pò mi lascia sulla pelle i segni dei primi sanguinamenti ( politico-morali-amministrativi) da graffiatura di spine. Ti ricordo, se hai nella tua mente un archivio mnemonico del passato, che da Presidente del Consiglio Comunale ero il primo ad entrate in aula e l’ultimo ad uscirne e questo fino al’ultima seduta della passata " legislatura". In quest’ultima, da Consigliere comunale, puro e semplice – ruolo che ho sempre difeso e conservato anche quando i miei colleghi di maggioranza mi hanno chiesto insistentemente di tornate a svolgere le funzioni di Presidente del Consiglio comunale, che ho rifiutato appellandomi alla coerenza delle decisioni e delle mie scelte – nel portarmi nell’aula consiliare dallo studio in un’ora cruciale per chi svolge la professione di avvocato (ore 18 o 19 e in genere fino alle 20 – 20,30) perchè frequentato da clienti, non potendo cacciarli via, mi sono organizzato prevedendo che per la lettura e l’approvazione dei verbali delle precedenti sedute ( che l’opposizione ha sin dall’inizio di questa amministrazione preteso fossere effettuata, secondo una sua legittima prerogativa ) occorreva minimo un’ora mentre un’altra mezz’ora ( se non un’ora) trascorreva per le interpellanze e per le interrogazioni. I tempi che mi prefiguravo per assolvere sia i miei impegni di lavoro, di padre di famiglia ( sono l’unico a lavorare in famiglia e l’unico della famiglia a portare il pane a casa perché mia moglie si dedica alla casa, a me e ai figli che sono tre e sono studenti ovviamente privi di reddito) che di consigliere comunale mi consentivano di portarmi in aula dopo un’ora e mezza in media dalla ora fissata nell’ordine del giorno. E’ accaduto che più volte portatomi presso l’aula consiliare ho avuto la sorpresa che la seduta non si era tenuta ora per un motivo ora per un’altro. E la mia presenza non veniva ovviamente verbalizzata. Certo è che nelle sedute in cui si trattava d affrontare questioni rilevanti e importanti ( ospedale, rione Carità, questioni e atti finanziari per citarne alcuni) liberatomi dagli impegni di studio, differendo gli appuntamenti o lasciando qualche collega a sostituirmi, mi sono portato in aula in tempi ragionevolmente collimanti con l’ora indicata nella convocazione in aula ed ho partecipato attivamente alle discussioni e al voto talvolta prendendo la parola, scusandomi con il mio capogruppo che non mi ha mai ostacolato nella possibilità di esprimere il mio pensiero anche a nome di tutta la maggioranza, lasciandomi ampia libertà, atteggiamento che al di là delle diverse visioni politiche ho sempre apprezzato e di cui lo ringrazio. Per non parlare poi delle sedute in cui si trattava di approvare gli strumenti finanziari dell’amministrazione: non ho mai fatto mancare la mia presenza. Le tue critiche quindi risultano pretestuose e provocatorie, ma immagino a fin di bene, di quel bene di cui la democrazia ha bisogno, fatto di confronto dialettico al quale il politico, per il solo fatto di essere tale, deve necessariamente sottoporsi, accettando le critiche, giuste e ingiuste, ovviamente nei limiti del rispetto umano e della continenza dei fatti asseritamente addebitabili. Se nello specifico ritieni di indicarmi esattamente le sedute alle quali sono stato assente, ti potrò essere più preciso sulle cause giustificative o della mia eventuale mancata giustificazione: non ho timore a dirti che qualche volta sono andatio via dall’aula quando il dialogo tra le parti ( maggioranza e opposizione) raggiungeva limiti di sterilità, senza alcun vantaggio per la comunità e il territorio. Così come ti assicuro che se qualche volta sono stato assente ingiustificato, sarà accaduto probabilmente perché ho terminato di lavorare in studio fino alle 10 e a volte fino alle 11 di sera.
Ti esorto ancora una volta a svelarti e a tralasciare le provocazioni e le fantasie fini a sé stesse rimarcandoti, come ho già fatto in altri ambiti, che sugli assessori e i consiglieri uscenti non v’è alcuna preclusione. Confermo ancora una volta che privilegio la partecipazione dei giovani ai quali è affidato il destino del nostro territorio e del nostro " popolo in cammino", in camino verso una politica nuova, fatta di progettualità, di novità, di incitamento a non mollare, di rinuncia a fare promesse inattuabili senza alcun ritegno, di avere il coraggio verso un futuro che è il loro futuro dopo che noi e le generazioni precedenti abbiamo svuotato " i granai" in una universale abbuffata e le riserve di potenzialità occupazionali, comportamentali e di atteggiamenti psicologici sono sull’orlo del " che me ne importa".E’ giunto il loro momento per mettersi a capo di una nuova vita politico-amministrativa. I riferimenti ad un sotteso intervento strumentale del Sindaco uscente è del tutto infondato e frutto solo di disegni favolistici.
La scelta dei candidati è ancora in itinere e quindi mi sorprendo come fai a dare dei segnali sicuri sull’esclusione di questo, sulla inclusione in lista di quest’altro. Neanche un oracolo sarebbe in grado di sapere o di dire come sarà composta effettivamente e nel concreto la nostra lista se non sul colore: il colore della gioventù, delle idee, del coraggio e del sacrificio. Smetti di fare il fantasmino che compare e scompare, ora davanti, ora dietro i fatti, ora sotto il soffitto, tentando di burlarsi di uno o di tanti che si sono messi in gioco non per sé stessi ( e, per quanto mi riguarda, le profonde riflessioni ad accettare questo incarico ne sono prova) e butta la maschera: il carnevale è solo un giorno all’anno.
Poi restano altri 364 giorni di lavoro, di duro lavoro.
E così per sempre.
Bruno Ruggiero