IN EXTREMIS, ENTRA FILIPPO MAZZARELLA PDL, CHE APPROFITTA DELLA TRACIMAZIONE DEI VOTI PER ZINZI, CHE ALLARGANO A 25 LA RAPPRESENTANZA DELLA MAGGIORANZA NEL PARLAMETINO DI CORSO TRIESTE. IN UNA CIVICA ELETTO SALVATORE FALCO NEL COLLEGIO DI LUSCIANO – PARETE CON LA MINI PERCENTUALE DEL 7,70%
CASERTA – Molti dei suoi colleghi di gruppo oggi si dolevano di non essere riusciti a festeggiare la sua elezione. Ma la serata ha riservato loro una sorpresa: la vittoria straripante di Zinzi ha prodotto un aumento del numero dei consiglieri eletti, dal canonico numero di 22 a 25, con contestuale riduzione della rappresentanza dell’opposizione. Per cui, il Pdl, dopo il conteggio dei resti, ha ottenuto anche il nono consigliere, il secondo della città capoluogo. Ultimo degli eletti, ma dentro: Filippo Mazzarella, candidato nel collegio 3 delle frazioni, di rione Vanvitelli e di Centurano. I primi otto sono quelli già segnalati più volte nel corso della nostra lunghissima diretta elettorale cominciata più di 48 ore fa e che durerà ancora un altro paio di ore: primo eletto, consigliere anziano e presidente della prima seduta del Consiglio provinciale, Giancarlo Della Cioppa, sindaco di Bellona e cugino del sindaco di Capua, Carmine Antropoli. Dietro di lui Schiappa di Mondragone, Zaccariello di Villa Literno, Giaquinto, sindaco di Caiazzo, Nicola Garofalo, anche lui di Caserta, eletto nel collegio 2 con una percentuale superiore al 30%. E ancora, Gianpaolo Dello Vicario, assesore comunale di Aversa, Antonio Magliulo nel collegio di San Cipriano – Casapesenna, Gabriele Piatto in quello di Casaluce – Frignano col 24% e, come detto, Filippo Mazzarella, che entra con il 23, 62%.
Sei seggi li raccoglie il Pd. Oltre a Stellato, in testa c’è Carlo “Carlino” Piscitelli, che, soprattutto grazie alla performance nella “sua” Cervino, di cui è sindaco, dove ha raccolto ampiamente più del 40%, supera, nell’intero collegio che compre anche Santa Maria a Vico e Valle di Maddaloni, quota 32%. Dietro di lui, l’ex sindaco di Cesa Fiorillo, Antonio Mirra, avvocato di Santa Maria Capua Vetere, il vicesindaco di Carinaro Sglavo. Eletto anche il sindaco di San Tammaro, Emiddio Cimmino con il 17,98%. Insomma, Stellato incassa una seppur tenue consolazione, dato che Antonio Mirra, ma, soprattutto, Emiddio Cimmino sono esponenti del partito a lui vicinissimi.
Esauriti i due partiti principali di maggioranza e di opposizione, ecco gli altri consiglieri: per l’Udc primo eletto, con il 28 e rotti per cento, il sanfeliciano Emilio Nuzzo, nel parlamentino provinciale anche nella consiliatura dell’esule. E ancora, il sindaco di Sant’Arpino Eugenio Di Santo, che ha perso, però, per una manciata di voti la sfida senza premio, ma ugualmente sentita, contro Angelo Brancaccio, eletto nell’Udeur. Il terzo degli eletti dello scudo crociato è il cellolese Pino Rocco col 17,54%. Quarto Luigi Menditto di Aversa col 16,61%. Chiude il quintetto il sindaco di Vairano Giovanni Robbio col 14,81% che si aggiudica un altro derby, che lo ha visto icrociare i ferri col suo collega di Teano, Raffaele Picierno, che pur avendo raccolto una percentuale più alta di lui di tre punti, non è stato eletto , seppur per poco nel Pd.
Due eletti nella lista del presidente Zinzi: prevedibile l’elezione del luscianese Giuseppe Mariniello, nella passata consiliatura in Forza Italia, che ha varcato quota 21%. Il secondo seggio della lista Zinzi col simbolo marrone se lo aggiudica col 14,31%, Angelo Piccolo.
Due seggi anche all’Udeur: passano Sebastiano Ferraro, anche lui presente nell’ultimo Consiglio, che raccoglie, tra Casal di Principe e Cancello e Arnone il 30% e spiccioli, e, come già scritto prima Angelo Brancaccio, che nel corso della giornata, dopo aver raggranellato quasi il 22% alla Provincia, ha anche vinto le elezioni di Orta di Atella, Comune nel quale è tornato a fare, dunque, il sindaco. 2 seggi al Nuovo Psi, nel quale sono eletti il sindaco di Castelmorrone Pietro Riello col 16,22%, e Nicola Marino di Aversa con più del 14%, che completa, aggiungendosi a Dello Vicario e Menditto, l’incredibile tris in un collegio, quello di Aversa centro, che in passato aveva espresso poco o nulla come rappresentanza in Provincia. Un seggio va al Mpa e anche in questo caso non era difficile prevedere che se lo aggiudicasse il sindaco di Casaluce Nazzaro Pagano, detto Rany, con il 17,65% dei voti. Rany aggiunge il suo seggio a quello di Gabriele Piatto, che è, però, di Frignano.
Per la lista dei Liberal di Ventre, già da stamattina abbiamo annunciato l’elezione dell’ex sindaco di Piana di Monteverna Raffaele De Marco, che raccoglie il 12,45% e aggiunge il suo nome a quello del sindaco di Caiazzo Giaquinto.
Missione compiuta anche per il teverolese Francesco Bortone, che con poco più del 10% marca la percentuale più alta del partito Noi Sud, che fa riferimento, a Caserta, al sindaco di Succivo Papa. Bortone si prende anche una rivincita con Gennaro Caserta, con cui aveva rotto politicamente e che, pur candidandosi nel Pdl, non è ruscito, invece, nello stesso collegio di Aversa 3, comprendente un pezzo della città normanna, più Carinaro e Teverola, appunto, ad essere eletto.
Per la lista “La Provincia che viorrei – Vento di centro” eletto, nel collegio di Lusciano – Parete, Savatore Falco, che, con un bel colpo di c….riesce ad entrare in Consiglio con un 7,70% che è una delle percentuali più basse della storia con la quale si è entrati nella porta grande di corso Trieste. L’ultimo dei 25 seggi assegnati alla coalizione vincente se lo è aggiudicato Alleanza di Centro – Democrazia Cristiana. In Consiglio provinciale entra il sessano Giuseppe Fusco con l’11,58%, anche in questo caso dando all’antico Comune una doppia rappresentanza (Rocco dell’Udc e Fusco, appunto).
Nell’opposizione, esaurito il discorso Pd, passiamo ai due consiglieri dell’Italia dei Valori: primo di gran lunga l’aversano Salvino Cella, che nel collegio più forte di Lorenzo Diana, sconfitto alla Regione da Eduardo Giordano, raccoglie un più che lusinghiero 18,49%. Il secondo seggio in quota Di Pietro lo incassa il viceseindaco di Recale, Ommeniello, naturalmente sostenuto dal sindaco e depitato Americo Porfidia.Ommeniello, che raccoglie il 13,74%. Il consigliere provinciale di Sinistra e Libertà salta fuori ancora dal collegio di Caiazzo, che completa un altro straordinario tris,spedendo a Caserta il sindaco Giaquinto, l’ex sindaco di Piana di Monteverna Raffaele De Marco e il caiatino Domenico Ragozzino, il quale raccoglie il 13,25%. Prevedibile l’elezione nella lista dei Moderati di Stellato del vicesindaco di San Marco Evangelista Cicala, che nel collegio denominato Maddaloni 1, ha raccolto il 17,45%, frutto, soprattutto, del 43,84% incassato a San Marco.
Dulcis in fundo, si fa per dire, quelli dell’Api, marchio scomparso dalla rete dei distributori di carburante italiani, sostituiti dal marchio Ip, facente parte dello stesso gruppo, manco a dirlo proprio nel momento in cui Rutelli e l’esule hanno deciso di fondare un partito con questo simobolo: eletto il marcianisano e super squegliano Giuseppe Delle Curti, che ha raccolto il 9,36%.
Gianluigi Guarino