Con il previsto preavviso stabilito dagli accordi tra le parti sociali, i dipendenti attraverso la RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) dell’area di servizio Teano Ovest sull’Autostrada del sole Milano Napoli,hanno dichiarato lo stato di agitazione sindacale con la proclamazione di quattro ore di sciopero effettuate appena qualche giorno fa.
I motivi di tale iniziativa sono contenuti in un documento che la RSU ha fatto pervenire ai vertici aziendali della Gustofast S.p.A. e della Maglione SRL le due società che si sono passato il fitto di ramo d’azienda sottoscritto con Autogrill S.p.A.
I lavoratori in particolare contestano al nuovo datore di lavoro di non aver rispettato la procedura e gli impegni previsti dall’art.2012 del c.c. o perlomeno di averne data una personale interpretazione non coincidente con i legittimi e sacrosanti diritti dei lavoratori. Si contesta inoltre una serie di disapplicazioni contrattuali in merito ad alcuni istituti contrattuali, le condizioni di lavoro e gli stessi carichi di lavoro cui sono stati sottoposti i lavoratori.
In ultimo, ma forse che rappresenta il segnale più allarmante, il mancato rispetto dei termini di pagamento delle spettanze salariali secondo i termini previsti dal vigente contratto collettivo di Lavoro.
Il dichiarato stato di agitazione, ancora in vigore, rappresenta una spada di Damocle sulla testa dell’azienda che gestisce l’esercizio commerciale. I lavoratori con un minimo preavviso possono dichiarare altre ore di sciopero e, in questo periodo di intenso traffico per gli spostamenti estivi, rappresenterebbe una vero pesante danno.
Certo non si può dire che quanto sta accadendo rappresenti un fulmine a ciel sereno. Anche questo giornale, in alcuni articoli pubblicati nella fase di passaggio dalla vecchia alla nuova proprietà, aveva provato a segnalare i potenziali pericoli che una operazione di cessione, in quelle condizioni e con quei presupposti, poteva nascondere. Al momento il fronte dei lavoratori sembra compatto, ma non si sa fino a quando perché non sarebbe una novità se l’azienda, nel tentativo di dominare la situazione, cercasse di rompere il fronte dei lavoratori con contatti personali verso gli elementi più sensibili.
Severino Cipullo