L’eclettico circolo “Unità d’Italia”ormai vaporizzatosi, diretto egregiamente in successione da Giorgio Pasquale e dal compare Maurizio per commemorare lo “storico incontro”, ci propose molti anni fa finalmente un manufatto artistico di ottimo livello, dopo il virtuosistico ciclopico monumento equestre allo storico incontro del poliedrico fantasioso Rino Feroce di felice memoria. Si tratta di un pannello in maiolica di delicata esecuzione, rappresentante il mirabolante evento. Fu donato ai cittadini di Teano da Anna De Biasio, abile ceramista che spazia anche in altri campi dell’arte figurativa e dell’oggettistica di raffinato gusto.
Gli anni scorsi, riscuotendo lusinghieri consensi di critica e di pubblico, l’Artista teanese coadiuvata egregiamente dal solerte Marito Cosimino ha espresso la sua “verve” e la sua inventiva in mostre personali e collettive in importanti centri del Lazio meridionale, della Campania settentrionale e in altre città d’Arte italiane. L’opera esula dai consueti canoni iconografici dell’incontro storico sul quale si dovrebbe puntare molto di più in varie forme e modi rappresentando fortemente un formidabile richiamo di facile fruizione.
Faccio un esempio banale: i cinque musei di cui Teano è dotata sono di non facile accesso e fruizione per tutta una sarabanda di motivi di ordine vario, i beni archeologici artistici storici architettonici e via di seguito deperiscono irreparabilmente le facciate dei palazzi e delle dimore nobiliari sono un pianto e mi fermo qua per non allungare la lista dei disastri mentre stancamente ma inesorabilmente l’amministrazione comunale in carica si avvia alla fine della sua generosa trasparente geniale esistenza.
Nel delicato pannello rievocativo di un evento importante (piaccia o no) La Signora de Biasio proiettò spunti di piacevole originalità, inserendo nel contesto storico, elementi nuovi e simbolici, la sfinge egizia del pronao del duomo, le colonne giganti del pronao stesso, gli antichi abitanti di Teano riemersi dal tempo a felicitarsi.
Del pannello piace in particolare l’efficace colorismo mediterraneo di solare immediatezza e suggestione e fa il paio con il monumento statuario alla memoria di Don Paride Crescenzi fortemente voluto promosso e realizzato da Massimiliano Fiato e Mario Toscano , proprio a due passi dal policromo pannello.
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bruno rubino
Molto bello. Bruno Rubino