Visto che qualcuno non ha accettato di buon grado la nostra analisi sul voto scaturito il 12 giugno (ns. 19.06.2022) nel quale evidenziavamo, nostro malgrado che l’Avv. Scoglio ha avuto il gradimento di soli 3.560 Cittadini contro i 5.000 che non si sono recati alle urne ed i 2.893 che hanno votato per l’Avv. Zarone (8.000 contro 3.500), onde cercare di argomentare e confutare sempre quanto andiamo a dichiarare, proviamo a leggere quanto pubblicato da Andrea Pasini su Affari Italiani.it: “Amministrative, è “flop” affluenza: ma i leader si sentono tutti vincitori……. Una vera barzelletta!”. Pasini, infatti, scrive: “Ancora una volta ha vinto l’astensionismo. Almeno un italiano su due, tra quelli chiamati a votare, ha preferito non recarsi alle urne. Un crollo generalizzato che interessa sia Nord che Sud…. L’attuale classe politica è valutata dall’elettorato come di basso livello, di scarsa professionalità, populista, litigiosa e non all’altezza……”. Una perfetta fotografia di quanto è successo a Teano. Disincanto, disillusione e giudizio tranchant (tagliente) rispetto agli uomini ed alle donne messi in campo. Tant’è, se vi pare. Un fatto evidente è che, almeno mentre scriviamo, ancora non si è a conoscenza della squadra che dovrà governare (?) Teano). E sono passati già altri 5 giorni dal ns. ultimo (22.06.2022) sull’argomento. Esattamente 13 giorni dalla proclamazione a Sindaco dell’Avv. Scoglio. Mentre apprendiamo dalle cronache che già tutti i Comuni andati al voto sono in piena operatività. Keep calm and carry on. Ma perché abbiamo tanta fretta di conoscere la squadra amministrativa? Semplicemente perché, è un dato di fatto, Teano non può permettersi di perdere un solo giorno, che sia uno, viste le condizioni aberrati in cui è stata scaraventata. Insomma, il nostro nuovo Sindaco, visto che è (era?) residente a Roma, si trasferirà in maniera permanente a Teano? Andiamo a tentoni avvalendoci anche di quanto prevede la normativa. “I lavoratori eletti nelle amministrazioni locali possono chiedere di essere collocati in aspettativa non retribuita per l’intero periodo del mandato. In alternativa, hanno diritto a permessi retribuiti o meno, continuando comunque a prestare l’attività lavorativa. Il Ministero Interno ha più volte evidenziato che l’indennità di funzione va riconosciuta per intero agli amministratori locali che, per legge, non possono avvalersi della facoltà di porsi in aspettativa non retribuita quali i lavoratori autonomi (caso Avv. Scoglio), i disoccupati, gli studenti, i pensionati nonché i lavoratori dipendenti collocati in cassa integrazione guadagni straordinaria e sospesi dal lavoro per la durata della stessa”. Badate bene, questa non è una questione di lana caprina o una polemica fine a se stessa. Infatti, abbiamo avuto modo di raccogliere, al di la delle Sue riconosciute capacità, diverse lamentele rispetto ad una persistente assenza dagli Uffici Comunali da parte dell’ex Sindaco, Ing. Nicola Di Benedetto. Dirigente Pubblico, il quale non aveva usufruito dell’istituto dell’aspettativa, ma solo dei permessi retribuiti per Consigli Comunali o sedute di Giunta. Il “front office” con il Cittadino, a quanto si lamenta, lasciava molto a desiderare. Ambasciator non porta pena. Ma se il caso di Di Benedetto, può avere una scusante rispetto a delle indennità economiche di allora previste per il Sindaco e che erano ben lungi dal suo effettivo stipendio di Dirigente Pubblico, oggi, a meno che ci troviamo di fronte ad un “oligarca” milionario, sappiamo che per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti, l’appannaggio è pari a 4.140,00 euro lordi mensili (Fonte Ministero Interni). E, qui, senza entrare negli affari personali del Sindaco, ci sono buoni motivi anche per ipotizzare una permanenza effettiva presso la Casa Comunale al contrario di quanto effettuato dall’Ing. Di Benedetto. Una permanenza sicuramente necessaria ed indispensabile almeno per rappresentare al meglio quei suoi 3.560 Elettori. A meno che non abbia una dispensa particolare da questi ultimi. Stessa cosa dicasi per gli Assessori (che sono di la da venire). Infatti, questi ultimi, pur continuando le proprie attività professionali, percepirebbero circa 1.200,00 euro, mentre nel caso di Assessori già dipendenti di altri Enti percepirebbero circa la metà, pari a 600,00 euro. Perché abbiamo trattato degli emolumenti degli Assessori? Semplicemente perché, a quanto trapela, l’Avv. Scoglio propenderebbe per la nomina di Assessori/tecnici esterni alla Sua cordata elettorale. E qui, si aprirebbe un’altra valutazione e scenari di squisita opportunità politica. Un argomento, questo, che ci riserviamo di trattare e valutare allorquando avremo l’ufficialità dei nomi che ricopriranno la carica di Vice Sindaco, di Presidente del Consiglio e di Assessori, appunto. Speriamo di non dover aspettare i doni di Babbo Natale. Vedremo.
Pasquale Di Benedetto