Il Consiglio comunale svoltosi ieri sera non presentava particolari impegni per i consiglieri, si trattava essenzialmente di intervenire su due argomenti dei quali uno, come l’applicazione della così detta legge Brunetta che mette mano alla razionalizzazione del pubblico impiego per un auspicabile recupero di produttività ed economicità nonché di efficienza e l’altro relativo alla elezione del vice Presidente del Consiglio. Ma, come spesso accade, soprattutto in questi due ultimi anni, la contrapposizione maggiore avviene nei fuori programma o sulla insoddisfazione dei consiglieri di opposizione di fronte alle risposte della maggioranza che non riscuotono mai l’approvazione dei proponenti.
Il consigliere Carmine Corbisiero aveva chiesto spiegazioni sulla faccenda dei passaggi pedolani costruiti in viale Italia con i sampietrini bianchi e neri. Queste opere sono risultate assolutamente non idonee, nonostante il costo di circa 18mila euro, a risolvere i problemi di sicurezza e durata. Ora queste opere dovranno essere rimosse e sostituite con altra soluzione tecnica e con diverso materiale. Corbisiero voleva sapere a chi fare carico di questo grave errore e dei conseguenti costi e quale tipo di sorveglianza e controllo aveva esercitato l’assessorato ai lavori pubblici. La risposta di Toscano, che pure con onestà ha ammesso che erano state fatte valutazioni che poi si sono rivelate errate, non ha convinto l’interrogante Corbisiero che si è dichiarato comunque non soddisfatto.
Ancora non definitiva la risposta allo stesso Corbisiero in merito alla possibilità di ottenere la variazione d’uso per quegli immobili alienati dall’amministrazione e che precedentemente erano adibiti ad edifici scolastici, ancora un rinvio per approfondimenti che l’assessore D’Aiello ha promesso di effettuare in questi giorni.
Come dicevamo, gli scontri maggiori spesso si hanno su alcuni atteggiamenti che la maggioranza assume e che indispongono notevolmente gli uomini della minoranza che invece attribuiscono loro notevole importanza. E’ successo che ad inizio di seduta il Presidente Marco Zarone ha chiesto di rispettare un minuto di silenzio per commemorare la perdita del Professore Maria Luigi Vernoni. Ha chiesto la parola il consigliere Ciro Balbo che avrebbe voluto ricordare, con proprie parole, soprattutto il Vernoni uomo politico e valoroso membro del consiglio comunale per qualche decennio. L’indecisione del Presidente se concedere o meno la parola, se darla prima o dopo il minuto di silenzio, ha fatto esplodere la rabbia di Balbo che ha contestato fortemente l’atteggiamento della maggioranza che, in questa occasione, avrebbe mostrato scarsa sensibilità e poco rispetto verso un uomo il quale è stato di esempio a tutti e che tanto ha speso per il bene della sua città. Neanche un vigile urbano per gestire il traffico ai suoi funerali, i consiglieri comunali presenti si sono dovuti assumere questo onere per evitare ingorghi. Non un manifesto funebre, come invece questa amministrazione ha fatto per persone che non avevano lo stesso spessore o gli stessi titoli.
Una mancanza grave che offende il ricordo di un uomo che ha invece scritto la storia di questo Consiglio Comunale. Il sindaco Picierno e il capogruppo D’Aiello hanno ascoltato in silenzio e non hanno ritenuto di replicare. Analogo atteggiamento la maggioranza ha riservato ad almeno due interventi del consigliere Emiddio Scoglio il quale, prendendo spunto da un richiamo del Presidente Zarone, ha dato sfogo a tutta la sua indignazione nel riprendere il discorso sul professore Vernoni, nel confermare la sua completa condivisione alle argomentazioni precedentemente espresse dal collega Balbo e nello stigmatizzare un comportamento, quello della maggioranza, che offende la memoria di un uomo che invece aveva dato nella sua vita, esempio di educazione e rispetto verso la istituzione comunale che ha così valorosamente rappresentato e che invece, in questa circostanza ha mostrato la massima ingratitudine.
Molto più grave questo comportamento, ha continuato Scoglio, se si pensa che Vernoni proveniva proprio da quella parte politica così ben rappresentata nell’attuale maggioranza. Ma le contestazioni sono continuate in un crescendo, sempre da parte di Scoglio, il quale ha voluto ammonire la maggioranza ad effettuare un tempestivo intervento per rimuovere la stele di Piazza Unità d’Italia, dal pantano e dal fango, di correggerne il testo che mostra una grave povertà espressiva nonché incompletezza del senso“Teano ricorda i 150 (?) dell’Unità d’Italia”. Scoglio insiste e consiglia di sistemare quella vasca di fango mettendoci terriccio e piante di fiori altrimenti capeggerà un movimento popolare se entro la Domenica in Albis non sarà risolto il problema.
A tal proposito, ci preme ricordare, anche perché il consigliere Scoglio ha voluto molto gentilmente richiamare un nostro articolo, che esiste già un gruppo organizzato di cittadini che sull’argomento ha inviato un messaggio chiaro all’Amministrazione e, presumo, sarebbero ben contenti di unire la loro azione a quella meritoria del consigliere Scoglio.
Andiamo avanti e vediamo cosa ancora ci riserva questa nostra benedetta vita paesana.
Figueras