“Un giorno, gli scribbi ed i farisei condussero al cospetto di Gesù, una donna sorpresa in adulterio. “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”.
Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra, fino a quando incalzato dalle insistenti domande “di quei saggi”, alzò il capo e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”.
E chinato nuovamente il capo, proseguì a scrivere per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?”. Ed essa rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù le disse: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più. “
Consapevole di attirare le ire degli dei, ho avuto l’ardita idea di scomodare il Vangelo secondo Giovanni. Pazienza, se dal monte Olimpo arriveranno degli strali. Proverò a schivarli ………
Ebbene, ultimamente si sta assistendo ad un “tiro al piccione” senza precedenti. Talvolta perpetrato da taluni che hanno completamente rimosso dalla propria mente il proprio passato. È evidente, che benchè brizzolati, siano affetti da sindrome da memoria corta. Hanno sicuramente dimenticato i danni da loro perpetrati, nell’esercizio delle loro funzioni.
A costoro, si aggiungono quelli che in gergo tecnico vengono definiti sui social, “i leoni da tastiera”. Sempre pronti a regalarci ogni giorno sentenze inoppugnabili, alternate per fortuna, da qualche rara e piena assoluzione con formula piena. Degna della migliore arringa di “un giorno in Pretura”.
Orbene, non è nelle mie intenzioni fare l’avvocato di nessuno, lungi da me, anche perché io stesso ho avuto modo, nel recente passato, di lanciare qualche sasso. Senza mai nascondere la mano, però. Ma vorrei ragionar con Voi ad alta voce, e nel più totale rispetto delle altrui convinzioni.
Non è certo colpa del Primo Cittadino, se puntualmente, nel centro storico, qualche ‘simpaticone” ritiene sia saggio ed opportuno depositare la propria spazzatura, dove come e quando gli fa più comodo. Inutile, a mio parere, sarebbe ogni forma di repressione.
Non dipende da Colui che siede oggi sullo scranno più alto, se il paese è in lento declino da un trentennio. Ci hanno tolto lentamente tutto quello che si poteva togliere. E noi, popolo sidicino dormiente, cosa abbiamo fatto e cosa continuiamo a fare ? Nulla. Null’altro che nulla. O meglio, per esser più chiari ed intenderci: una beata minchia! Mi si perdoni il francesismo.
È fuor di dubbio che Lui ha le sue colpe. Le sue mancanze. Ma chi non ne ha?
In questi giorni, allora, mi son chiesto a cosa possa servire cambiare allenatore se l’undici titolare, in uno con riserve e pubblico, non “gira”. Se la squadra avversaria, non gioca; non contrasta. Fa solo e soltanto “melina”, per mantenere uno squallido 0-0, ormai acquisto da tempi lontani.
Allora mi sono guardato intorno ed ho provato ad immaginare una possibile e/o probabile alternativa. Pur sforzandomi, non l’ho trovata. Sarà sicuramente un mio limite.
Pertanto, anche alla luce dei recenti accadimenti, sono giunto alla conclusione che c’è il rischio di farlo diventare martire. Ed attenzione, il passo verso la beatificazione e successiva santificazione sarà breve ed irreversibile. E quando ciò avverrà, ed avverrà, sarà inutile piangere sul latte versato, come tanti coccodrilli. Saremmo stati noi tutti, indistintamente.
Mi è parso di capire, mi si corregga se sbaglio, che nessuno vuole fare il primo passo; “altrimenti poi la colpa sarà mia” mi è stato risposto, o peggio “preferisco non espormi troppo”. Ecco, sempre secondo quanto ho modo di “vedere”, “ascoltare”, “osservare” si preferisce attendere, secondo l’antico principio sempre valido del “tu tien’ ‘mman “, ovvero attendi che sia l’altro a compiere l’errore, così non sarai giudicato da nessuno quando la barca affonderà, se affonderà.
FeudoDiViaAnfiteatro, Agosto MMXX
Luciano Passariello