E così all’improvviso la nostra Città si riscopre contagiata da una bellissima malattia: il civismo. All’incuria sempre più dilagante i nostri concittadini rispondono con il volontariato spontaneo e disinteressato. Una buona notizia che finalmente rischiara un cielo costellato da mille preoccupazioni. Avere senso civico significa essere consapevoli del fatto che facciamo parte di una comunità, di essere in stretta correlazione con altri, in qualche modo anche dipendere da loro. Non è soltanto rispetto delle regole, ma rispettare sé stessi, gli altri e l’ambiente in cui viviamo. Un sentimento insomma che non si manifesta soltanto rispettando “la cosa pubblica”, ma realizzando anche una serie di azioni che riteniamo banali, perché chi arriva dopo di noi possa farne uso allo stesso modo e con lo stesso decoro. Damiano Camelio con la collina di S. Antonio, il gruppo Save To Teano con la pulizia della piazzetta nei pressi dell’Alberghiero, Renato “BoB Marley” al secolo Claudio Montaquila, con gli interventi nel centro storico, il “Francese” che ha cura della zona dei “cappelloni” …tutte persone animate a diverso titolo da una immensa forza propulsiva: donare alla propria comunità il proprio tempo e le proprie braccia per rendere migliore il posto in cui viviamo. Qualcuno potrebbe pensare sulle prime che ciò sia il frutto maturo della stimolazione e dell’instancabile lavorio dello sbandierato assessorato al senso civico se non fosse che di questo, un po’ come di tutto, se ne sono perse le tracce. Ma tale esprit de finesse può giustificare l’assenza ed il disinteresse da parte dell’amministrazione comunale verso quei servizi essenziali che dovrebbero essere erogati con puntualità e diligenza? Il cittadino decide di rimboccarsi le maniche e scendere in piazza per prestare soccorso alla propria città perché chi ne sarebbe preposto istituzionalmente è assente ingiustificato. Ed allora ben vengano iniziative come quelle pocanzi richiamate che siano testimonianza di un amore viscerale per la propria terra. Tuttavia ciò non ci deve distrarre dall’evidenza che oggi non esiste un progetto organico per la cura della res pubblica o quantomeno un vivido interessa da parte di quella classe politica sempre più affaccendata a specchiarsi in se stessa in maniera vuota e vanitosa. Non è comprensibile che le Istituzioni locali non si siano rese conto del degrado in cui versano le strade della città o che siano all’oscuro di cosa hanno acquistato con l’ultimo appalto del servizio ecologia. Non è pensabile che nessuno di essi, facendo un giro in città o nelle tante borgate di Teano, non abbia contezza dell’incuria e dell’abbandono che esiste e insiste in ogni piccolo angolo del territorio. Una situazione acuita ancor più dall’assenza di controllo da parte di chi è stato eletto dal popolo ad esercitare tale azione. Quanto realizzato dai nostri impagabili volontari, è il caso di evidenziarlo a caratteri cubitali, è inserito (e pagato) nel pubblicizzatissimo capitolato speciale dei rifiuti che prevede nell’ordine non solo lo spazzamento delle strade, ma anche la pulizia, il diserbo e la sanificazione delle aree verdi. Cosa di ciò è realizzato dopo cotanto spot propagandistico? A ben guardare praticamente nulla… Ma su tale faccenda torneremo in maniera specifica. Nel frattempo, a distanza ormai di tre anni, ovvero oltre il consueto giro di boa della vita di un’amministrazione, non essendo possibile invocare scuse o attenuanti di sorta, ci sia consentito sottolineare come il disinteresse e l’insensibilità siano l’indice comune denominatore che caratterizza questa cordata politica sempre più lontana da quel patto stipulato con la propria città. Ci auguriamo pertanto che il plauso per questi esempi civici provochi nella nostra classe dirigente almeno imbarazzo e vergogna senza far retrocedere in noi l’interesse a partecipare alla tutela del nostro patrimonio civile e dimenticare come diceva Pirandello nell’opera L’uomo, la bestia e la virtù che “la civiltà vuole che si auguri il buon giorno a uno che volentieri si manderebbe al diavolo”. Per il prossimo futuro ed in occasione della richiesta di voto, ricordiamolo!
Carlo Cosma Barra