Hanno prima consentito che si svolgesse regolarmente la processione della Madonna Santissima delle Grazie e poi si sono intrufolati di notte, attraverso una porta laterale nella Chiesa di San Silvestro Papa, ed hanno razziato tutto quanto si trovava a portata di mano.
Il fatto è avvenuto nella vicina Calvi Risorta. La scoperta è stata fatta domenica mattina dal parroco Don Michele Chianese. Grande il disappunto e l’amarezza del sacerdote che, prudentemente aveva provveduto a custodire in altro loco i preziosi che i fedeli hanno, nel corso degli anni, donato alla Madonna per grazie ricevute o richieste.
Il bottino dei malviventi non è chiaramente quantificabile, certamente hanno portato via una catenina d’oro poggiata nelle mani della Madonna e tutti gli oboli contenuti nei lumi elettrici scassinati per impossessarsi delle monete lasciate dai fedeli.
La statua della Madonna era sfilata la sera prima per le strade della cittadine, con le vestimenta solenne, impreziosite dei tanti ex voti donati da fedeli riconoscenti. E forse proprio tutto quel ben di dio ha suggerito ai ladruncoli di tentare il colpo la stessa sera. Ma don Michele aveva prudentemente provveduto a mettere tutto in sicurezza.
“Non possiamo pensarli come figli di questa terra, perché hanno avuto il coraggio di rubare perfino la collana del Rosario dalle mani della Madonna”. Questo l’amaro sfogo di don Michele, condiviso dalla numerosa comunità religiosa calena.
Episodi come questi sono purtroppo frequenti anche nella nostra città, uno degli ultimi fu segnalato da Don Tommaso Nacca che scopri con viva sorpresa che dalla Chiesa di S.Francesco erano stati saccheggiati, in pieno giorno, tutti i contenitori delle offerte.
Intanto sono entrati in azione i carabinieri di Calvi Risorta e di Napoli del nucleo tutela del patrimonio artistico. Devono scoprire l’identità della rete di ladri che operano da tempo, soprattutto nel campo dei reperti archeologici e arredi sacri, nell’intero alto casertano ma soprattutto con particolare accanimento nella città di Teano.