Quando si dice che il diavolo fa le pentole ma…… Una naturale, salutare passeggiata in bici tra i soliti amici è proprio l’ultima cosa che l’immaginazione può collegare con una rissa sfiorata.
Il gruppo di ciclisti ormai noto in città perché sempre più numeroso e colorato produce meraviglie per come sia possibile che persone anziane, non vecchie, alquanto malandate, possano prodursi in sforzi così prolungati. Proprio questo gruppo di amici, al termine di un lungo percorso iniziato in nottata si sono concesso una salutare sosta al bar Luxor del bravo Danilo. Qualche sfottò, il giornalista che per caso si trova a passare da quelle parti e viene invitato ad immortalare il gruppo.
Detto fatto, uno, due, tre scatti e via con la promessa di pubblicarla per la gioia degli amici e familiari.
Macchè la sorte a volte veramente ci mette uno zampino malefico.
Ci è stato riferito, ma poi lo abbiamo verificato direttamente che, dopo aver scattato la foto, il gruppo si è allontanato per fare un ultimo giro in direzione della collina di S.Antonio. E’ sul tratto in salita che dal ponte porta su al convento che due ciclisti D.V. e A.P. hanno iniziato una discussione molto accesa. Una spinta uno schiaffetto sulla guancia sta di fatto che il gruppo che intanto si era sgranato si è ricomposto e sono volate parolacce.
Uno dei ciclisti ha chiamato la moglie ma si è sentito male e non ha potuto comunicare.
Ci è stata fornita una prima ricostruzione che pubblichiamo così come ci è stata riferita. D.V. mentre si scattava la foto di gruppo aveva la sigaretta accesa che involontariamente ha toccato la gamba di A.P. il quale ha fatto una smorfia che ha inevitabilmente modificato la sua immagine nel gruppo. Non ha gradito AP di apparire con la faccia smorfiata ed ha cominciato ad inveire contro l’amico.
Sembra che la pace sia intervenuta per un intervento pacificatore di un monaco del Santuario che passava da quelle parti.
Pasquale De Zan
P.S. Si chiarisce che il ciclista che ha chiamato la moglie non ha potuto comunicare perché non c’era campo.