E, visto che anche noi vogliamo dare un umile contributo per individuare il sacrilego che ha orrendamente capitozzato le magnolie che adornavano i “marciapiedi” di Teano, dimostrando, così, che qualche volta dimentichiamo di essere dei “millantatori di professione”, abbiamo cercato utili elementi per districare l’arcano mistero. D’altronde come spesso ama esordire l’Assessore esterno alla Cultura, nonché con delega ai Borghi, che è tutta “Una modifica strutturale di un concetto culturale” (???) quasi volendo emulare il grande Totò (“Noio volevam savuar, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?”), nella nostra incessante ricerca, dicevamo, ci siamo imbattuti, per ora, in ben 5 Atti Amministrativi pubblicati nell’Albo Pretorio del Comune che ci hanno incuriositi non poco. Si tratta delle Determine n.11, n. 12, n. 13, n. 14, e n. 15, tutte datate 01 marzo 2024 e proposte dal Responsabile Area Territorio, Edilizia, Urbanistica, Geom. Tullio Izzo a favore di tanti Cittadini o Associazioni (animati da alto senso civico) aventi ad oggetto: Adozione Area Verde Comunale. Bisogna evidenziare come nella Premessa delle Determine viene sancito che: “la cura e la diffusione del verde urbano sono un elemento di grande valore per il miglioramento della qualità della vita all’interno della città. Il verde in città rappresenta una componente di primaria importanza dell’ambiente urbano, sia per la sua funzione ecologico-ambientale che per quella estetico-decorativa; l’Amministrazione, all’uopo, persegue lo strumento delle adozioni, attivando processi di partecipazione attiva dei cittadini alla tutela, al miglioramento e all’incremento del verde pubblico, attraverso l’adozione di spazi verdi, al recupero di quelli inutilizzati, connotandoli anche con nuove funzioni di tipo sociale ed estetico”. Perdindirindina!!! Non c’è che dire!!! È tutta “Una modifica strutturale di un concetto culturale”! (???). Ora, direte Voi Concittadini, c’è da criticare anche queste belle iniziative? Assolutamente no! Ce ne guardiamo bene! Non possiamo che fare un plauso a quanti si sobbarcano, adottandole con encomiabile senso civico le Aree Verdi Comunali! Però, di grazia, L’(A)mministrazione in tutto ciò dov’è?
Lasciamo perdere la funzione estetico-decorativa, lasciamo perdere le funzioni di tipo sociale ed estetico, ma almeno quelle legate alla sicurezza stradale se ne potrebbe fare carico? Premesso che non tutti gli automobilisti sono dotati di tom tom o di navigatori satellitari che dir si voglia; premesso che ci si riempie la bocca di concetti estetico-decorativi, quanti di Voi Concittadini riescono a scorgere la segnaletica stradale (peraltro apposta su una Strada Provinciale 329) ben affogata tra le fronde degli alberi che adornano la palestra, per intenderci quella di fronte all’ex Pretura? (ns del 28.08.2020!). E, qui, il turista Totò, suo malgrado si chiede: “Noio volevam savuar, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?”. Ora, fatto tutto questo panegirico, e sempre in attesa di conoscere chi è l’artefice di questo “unsolved case” delle magnolie capitozzate, noi “millantatori di professione”, sempre con spirito collaborativo, ci permettiamo, con deferenza, di proporre al Geom. Izzo, di abbozzare una Determinazione che impegni l’(A)mministrazione, almeno all’Adozione ed alla Cura delle piante od arbusti che oscurano la segnaletica stradale. Così, tanto a garanzia della sicurezza stradale e di ausilio per quegli autisti privi di tom tom o di quei turisti come Totò. Che dite, è una buona idea? O c’è bisogno di “Una modifica strutturale di un concetto culturale”? (???). Oppure, con il valido ausilio dell’amico Claudio Gliottone (romantico ed idealista) potremmo come per il “Concorso Città di Teano – Carlo Lauberg e il Risorgimento”, prevedere un “Concorso di idee sul concetto estetico-decorativo, sociale ed estetico urbano”? Non me ne abbia il buon Claudio, egli sa quanto lo stimo e lo apprezzo, ma i Suoi sforzi, per quanto encomiabili, nella Città dell’Unità d’Italia, non saranno mai ben compresi rispetto ad un Risorgimento che, qui, è ancora lungi da divenire. O no? Basti vedere in che condizioni “estetico-decorative” è stato abbandonato il Monumento Equestre sito in Largo Croci!!! O no? Ah, questi “millantatori di professione”…
Pasquale Di Benedetto