Le conseguenze economiche per il nostro Paese rischiano di essere devastanti; e l’impatto economico del coronavirus sull’Italia si è già fatto sentire: si annuncia una nuova caduta del PIL, la quarta in dodici anni. Dall’inevitabile crollo della borsa all’invito ai cittadini stranieri da parte dei loro governi di evitare di viaggiare nel nostro Paese. Ed ecco che il panico da contagio si è trasformato in panico per le conseguenze economiche, ponendo in secondo piano persino il settore sanitario che presenta non poche difficoltà. Dall’agricoltura al commercio, passando per il turismo e le fiere di settore, d’improvviso sono andati bruciati miliardi di euro e lo scenario futuro non promette nulla di buono. Dall’altra parte troviamo l’Unione Europea che tralasciando il rigore di bilancio, stanzia subito 25 miliardi necessari per tutelare i posti di lavoro, il sistema sanitario, la liquidità delle imprese, che si traduce nel futuro della nostra economia. Nel contempo l’esecutivo italiano mettere in essere provvedimenti a sostegno per l’economia che saranno contenute nel decreto che l’esecutivo sta preparando in queste ore: previsto blocco dei mutui legato al reddito Isee ( reddito inferiore a 30 mila euro). L’ipotesi sulla quale si lavora è che per imprese, lavoratori autonomi e professionisti con un calo del fatturato significativo (di almeno il 25%, si pensa) ci sia una sospensione per qualche mese del pagamento di imposte e contributi. Tasse non pagate che potrebbe poi valere come forma di indennizzo, nel senso che quelle somme non le dovrai più versare.
Sara Finocchi