E’ ufficialmente partita la campagna elettorale per le provinciali di Caserta, ma chi era sicuro della candidatura aveva già avviato la propria macchina elettorale, magari senza i manifesti, ma con quei contatti soft che servono più a sondare le intenzioni di voto dell’interlocutore. Poi però i contatti si sono fatti più insistenti e chi era ed è convinto delle proprie possibilità ha abbandonato il sondaggio ed è passato ad una vera e propria campagna elettorale.
Le liste accettate per la provincia sono 24 delle quali 13 collegate al candidato Zinzi (UDC),
E pensare che molte liste sono tate scartate dagli stessi candidati alla Presidenza, vuoi perché palesemente di ostruzione o ricattatorie per ottenere magari candidature alla regione, vuoi perché qualche personaggio non si rassegna a farsi da parte ed ha bisogno di mostrare i muscoli e dire: io sto qua. Insomma, non è stato un bello spettacolo quello che si è consumato in questo ultimo mese e il cittadino elettore non avrà compito facile per districarsi tra le mille pressioni e la speranza che, almeno questa volta, il suo voto possa essere determinante per vedere un rappresentante della nostra città sedere sugli scranni del Consiglio Provinciale.
Intanto si registrano i primi mugugni di chi pensava di esserci e non c’è, come quelli di Enzo Tranquillo, prima dato per possibile rappresentante del PDL in alternativa alla candidatura istituzionale di Roberto Conca, poi come candidato nella lista di Ventriglia, che però non è stata presentata, poi Eugenio Mancini, il suo nome compariva nella lista UDEUR poi scomparso all’ultim’ora per dare il passo a Carmela Autieri, che rappresenta una vera novità insieme ad Alfredo Zona nel PDI, Angelo Migliozzi dei Liberal e Luigi Napolano di Alleanza di Centro.
Quest’ultimo è un caso della doppia anomalia, perché intanto è candidato anche in altro collegio e non è certamente una nota politicamente apprezzabile, ma c’è anche da dire che è il fratello dell’altro Napolano Antonio, uno dei maggiori sostenitori di Conca PDL e dirigente dello stesso partito.
Chi invece era relativamente tranquillo e sicuro della candidatura, erano il Sindaco di Teano Raffaele Picierno per il PD, per qualche giorno dato anche come possibile candidato alla Presidenza, Maurizio Simone per l’IDV e Dante De Fusco per il Nuovo PSI, presentato ufficialmente agli elettori del collegio in occasione dell’apertura della campagna elettorale di Caldoro e Grimaldi avvenuta proprio Teano domenica sera alla presenza di una folla strabocchevole.
Ora che le carte sono scoperte, si conoscono i nomi e le liste, è il momento dei matematici che cominciano ad elaborare i calcoli previsionali sulle percentuali necessarie per fare scattare il quorum, sui candidati con maggiori possibilità di spuntarla, su come si comporteranno gli elettori degli altri comuni nei confronti dei nostri candidati, su come la città di Teano vorrà ancora una volta omaggiare i candidati di altri paesi e contribuire alla loro elezione.
A questo punto però una considerazione possiamo già farla: tutte le recriminazioni e le riflessioni svolte in questi quattro anni sul numero dei candidati locali, tutte le iniziative per fare un ragionamento che prescindesse dalle individualità e puntasse ad una soluzione politica ovvero di opportunità locale, sono miseramente falliti. La responsabilità di districarsi in questa giungla i partiti l’hanno scaricata direttamente sugli elettori.
Figueras