Partita la fase 2, anche Teano, come accade nel resto d’Italia, si accinge a ritornare, seppur gradualmente e con non pochi sforzi, alla tanto auspicata normalità.
E’, difatti questo, il momento di programmare il futuro e di fornire le spinte giuste per una vera ripartenza economica, la quale costituisce una condizione irrinunciabile per poter ancora sperare in un futuro migliore.
Proprio in questa ottica si colloca, l’approvazione del bilancio di previsione. Il Decreto Legge n. 18/2020 del 17 /03/2020 “Decreto Cura Italia “posticipa il termine, per l’approvazione del bilancio preventivo degli Enti Locali al 31 luglio 2020, rinviando, invece, al 30 giugno il termine relativo all’approvazione del rendiconto di gestione.
Giova ricordare che l’approvazione del bilancio di qualsivoglia Ente pubblico, costituisce l’atto politico per antonomasia, espressione della maggioranza ai vertici ai vertici del potere; è quindi un atto di indirizzo politico e programmatico nel breve medio termine. Non a caso, l’approvazione di un bilancio è preceduta da una serie di atti propedeutici tra i quali rientrano il programma triennale delle opere pubbliche e l’elenco annuale dei lavori da realizzarsi ; dunque atti ,che insieme all’approvazione del bilancio di previsione ineriscono , a scelte programmatiche ben precise , nonché frutto di una discrezionalità politica che , in territorio sidicino, si identifica con i risultati delle consultazione elettorali delle elezioni amministrative del giugno 2018.
Pertanto, un atto , quale il bilancio di previsione dell’Ente , dovrebbe , ad ogni buon conto, essere approvato dalla medesima compagine politica che ha scelto e condiviso determinate linee politiche e programmatiche , a cui il popolo sidicino aveva scelto di affidare il comando della città , e non può di certo , essere espressione di maggioranze farlocche e del tutto improvvisate, frutto dell’estrosa fantasia di qualcuno, tenute insieme dalla ben salda causa di giustificazione : emergenza COVID19,ma che a ben vedere sembrano avere tutto il sapore della famiglia allargata.
Riteniamo, che la giunta di emergenza sanitaria, nonostante i suoi buoni propositi abbia esaurito il suo tempo e le relative funzioni. Non possiamo celere il fatto che, ancora oggi, riscontriamo serie difficoltà nel comprendere ed individuare, gli atti adottati e emanati dalla Giunta di emergenza in relazione alla gestione della pandemia in città. Difatti, gli unici atti di cui si ha contezza e certezza, in tale periodo, sono le copiose Ordinanze adottate dal Sindaco, divulgate e precedute dagli immancabili bollettini serali di aggiornamento, che mai mancavano di tocchi di originalità e note di stravaganza; tutti elementi che rafforzavano la convinzione, che vi fosse un uomo solo al timone, così come sembrerebbe verificarsi ancora oggi. Altrettanto legittimo, è chiedersi: ” quali siano i singoli incarichi e la relative funzioni, assegnate e svolte dagli amministratori costituenti la famigerata Giunta Covid ? “ Non occorre certo disturbare alcun stratega politico ,per comprendere che la Giunta d’Emergenza, sia stata una delle tante trovate bizzarre, alle quali stiamo ormai facendo l’abitudine ed abbia costituito , invece, un efficace antidoto alla crisi politica determinatasi in seno all’Amministrazione D’Andrea dopo la revoca agli incarichi assessorili, operata dal primo cittadino , ai danni dell’Ing. Carmine De Fusco e di Carmen Natale , seguite dalle dimissioni degli altri due Assessori Palmiero Nicola e Bruna Balbo. Ci si auspica che , il medesimo senso di responsabilità , che sembra aver ispirato gli attuali componenti della Giunta di Emergenza Covid , nel rispondere positivamente alla richiesta di s.o.s. di D’Andrea, per traghettare la città verso un porto sicuro e fuori dal momento pandemico , possa pervadere gli stessi al fine di tornare al ruolo-di minoranza consiliare – che gli elettori teanesi , nel giugno del 2018 hanno loro destinato ; lasciando il compito all’allora maggioranza eletta di programmare il futuro della città , o in alternativa, di prendere atto che il progetto politico su cui la stessa amministrazione D’Andrea era nata è ormai superato, e rassegnare , pertanto le dimissioni . Occorre ritornare ad una normalità anche istituzionale. E’ ora di buttare le stampelle e compiere atti di chiarezza e di onestà nei confronti della città.
FRATELLI D’ITALIA
SEZ. DI TEANO “M.LLO G. NAPOLETANO