Manca sia la linea Adsl e risulta scarsissimo il segnale di telefonia mobile. È questa la condizione di disagio che vivono oltre 30 famiglie che risiedono lungo lo snodo della provinciale che collega la frazione di Casale con quella di Furnolo. Un disagio che in tempi di coronavirus e restrizioni delle normali attività sociali diventa un fattore estremamente penalizzante. Basti considerare che aldilà dell’apporto informativo e ludico della tecnologia, la stessa oggi assume un ruolo fondamentale per la formazione scolastica dei ragazzi. Con le scuole chiuse, le lezioni si sono trasferite su piattaforme web che permettono ai ragazzi e ai professori di garantire la continuità didattica. Piattaforme che necessitano , per funzionare correttamente, di un’ottima “larghezza di banda” per permettere il flusso di dati provenienti da video conferenze e file per studiare. È questo che manca in alcuni luoghi delle frazioni di Casale e Furnolo come in tantissimi altri luoghi di Teano. Se a questo si aggiunge la scarsità delle linee telefoniche cellulari che permetterebbero di sopperire al “gap” infrastrutturale, è evidente che la situazione diventa davvero difficile.
” Dobbiamo far scendere i nostri figli in strada alla ricerca di un po di segnale per accedere alle piattaforme scolastiche con i cellulari. Nel 2020 questa situazione è inaccettabile” denunciano alcuni genitori. La cosa più assurda, raccogliendo alcune testimonianze, è caratterizzata dal fatto che pare che esistano le cabine dotate di fibra di ultima generazione che però non sono collegate alla rete e che dunque non sono accessibili alle famiglie. In gioco c’è il diritto allo studio. Raccogliamo infatti la testimonianza di un altro genitore che denuncia l’impossibilità di accedere alle videolezioni on line. Ci sarebbe poi da chiedersi , se esistono casi di persone non dotate di mezzi tecnologi e quindi che non stanno effettuando le attività didattiche. Cercheremo di capire in questi giorni la reale situazione.
Massimiliano Stefàno