Non è sfuggita ai presenti alla festa organizzata dall’associazione Il Muraglione per ricordare i mitici anni ’60, una strana ed insolita tavolata che ha visto sedere uno accanto all’altro alcuni dei protagonisti della vita politica ed amministrativa della nostra città C’erano infatti il consiglieri comunale di minoranza Carmine Corbisiero, di maggioranza Armando la Prova, l’ex assessore Pasquale Pino, il segretario cittadino dell’UDC Roberto Boragine che si fronteggiavano con il Presidente della CCIAA di Caserta Tommaso De Simone. Una coincidenza? Chi c’era riferisce invece di uno scambio di posti tale da provocare la strana ammucchiata con Armando La Prova che mostrava qualche disagio per la presenza al tavolo vicino del Sindaco Picierno e signora.
Le interpretazioni fornite sul posto, quelle di tipo istintivo, erano diverse e di diverso taglio. Qualcuno ha ipotizzato l’allontanamento di La Prova dal patto di ferro con D’Aiello, chi invece ha immaginato l’avvio della campagna acquisti di Corbisiero in preparazione delle prossime elezioni amministrative. Certo è che il buon La Prova, molto contenuto fino ad un certo punto, si è scatenato con battute e risate non appena si è allontanato il Sindaco ed ha potuto dialogare con gli amici alludendo anche alla possibilità di potersi sbilanciare in qualche promessa. Ad indiretta conferma che quello riservato a La Prova è stato un vero e proprio golpe, c’è l’assenza al tavolo dell’altro esponente del centro destra Roberto Conca che ha dato forfait all’ultimo momento.
Dal racconto invece che è stato fatto, da almeno due persone presenti al tavolo, emerge un Tommaso De Simone che elargiva consigli su quale strategia adottare per le prossime amministrative comunali, dettandone i tempi e indirizzando opinioni. Un ruolo di grande vecchio, nonostante la giovane età, che lo ha visto testimone di un altro passaggio importante. De Simone ha voluto consacrare, nella foto pubblicata in questo stesso servizio, quello che il buon Corbisiero, ha realizzato nella stessa serata: una intesa di massima con Giancarlo Fumo, che da qualche anno si è ritagliato il ruolo di fustigatore e moralizzatore della cosa pubblica.
Certo che gli anni 60 non c’entrano assolutamente nulla con quanto è accaduto ieri sera, ma certamente hanno creato, come spesso accade, le premesse per una discussione che potrà durare due anni e messo o forse meno, a seconda di cosa ci riserveranno i prossimi mesi in termini politico amministrativo.
Figueras