L’apprensione che ha suscitato la notizia in paese della scomparsa della diciassettenne Lucia Boragine si è trasformata in un sospiro di sollievo. Lucia è stata rintracciata dai carabinieri guidati dal Maresliallo Forziati, comandante della Stazione dei Carabinieri di Teano. Si trovava presso un casolare abbandonato nei pressi di Mondragone.
Purtroppo, come in qualche modo si era ipotizzato in queste ultime ore che hanno preceduto il ritrovamento, sembra che la componente amorosa abbia ispirato questa decisione che, secondo i carabinieri, sarebbe stata ispirata da un giovane Domenico L. con la complicità dalla sorella dello stesso Clelia, entrambi residenti a Mondragone.
I carabinieri hanno provveduto a notificare ai due mondragonesi la denuncia per sottrazione consensuale di minore.
Intanto Lucia ha fatto ritorno a Teano e dopo lunghe ore passate in caserma dove è stata sottoposta a colloqui con uno psicologo e l’assistente Sociale del Comune, è stata trasferita presso una Casa Famiglia. La madre purtroppo non ha potuto riabbracciare la propria figlia, che tra l’altro aveva avuto la disponibilità ad ospitarla anche di altri parenti che hanno sempre avuto un occhio di riguardo verso questa giovane, temporaneamente anche priva della guida paterna.
Una vicenda conclusasi bene per un verso perché restituisce alla propria famiglia una ragazza minorenne, ma dai risvolti tristi per le considerazioni che si possono fare relativamente alle condizioni familiari ed ambientali dove possono ancora oggi registrarsi comportamenti appartenenti ad altra e superata epoca.