Non è il titolo né uno spunto per un romanzo di Camilleri; il commissario Montalbano, alias lo Zingaretti più famoso, non c’entra per niente. Parliamo del mistero che ha angustiato i concittadini sul finire dell’anno scorso e l’inizio del presente, e che per alcuni non à stato ancora risolto: donde proveniva e perché era gialla l’acqua dei loro rubinetti? Le analisi, per alcuni molto tardive, non avrebbero evidenziato nulla e si sono vagheggiate varie ipotesi ma nessuna certezza, tant’è che non esistono chiarimenti ufficiali. Come chiarimenti ufficiali non esistono circa gli eventi natalizi finanziati con 40 mila euro che sarebbero dovuti essere erogati in solido dalla Regione, dalla Camera di Commercio e dal Sindaco personalmente, dando fondo alle sue indennità, come pubblicato su un articolo di giornale del 3/12/19; visti i risultati tutt’altro che rilevanti nell’insieme viene da chiedersi chi sia “il pallista”: la Regione, la Camera di Commercio, il Sindaco, o semplicemente l’autore dell’articolo? Poco importa: quel che conta è la ennesima presa per i fondelli dei cittadini teanesi, ai quali, per chiara inefficienza amministrativa, è stata negata anche la …luce, visto che lo sbandierato progetto di 312.021,85 euro per migliorare la pubblica illuminazione si è classificato solo sestultimo nella graduatoria regionale di quelli presentati da 111 comuni, cioè al centocinquesimo posto, fuori dalle possibilità di ogni finanziamento. Eppure il progetto era stato redatto da un consulente specialista, pagato a parte con i soldi, già molto pochi, delle casse comunali, e quindi dei cittadini teanesi. Altre palle! Ma via, il bello viene ora, “sursum corda”, non abbattiamoci: la mente fervida dei nostri amministratori guarda ben più in alto. E allora, oltre al “reddito di cittadinanza”, realizzato dal M5S, e sappiamo con quali risultati, e a quello “di dignità” ipotizzato da Berlusconi, han pensato bene, in un paese pieno di debiti pubblici, di voler attuare persino un “reddito comunale” per i più “bisognosi”! Ma quale spirito li anima: welfare esasperato, voglia di “mettere ‘a coppa” , presenzialismo, o quello che, con classico termine anglosassone, viene definito vero e proprio “paraculismo”? A voi, miei cari e pochi lettori, l’ardua sentenza!
Claudio Gliottone