Non sappiamo quanti porteranno a termine la lettura di queste righe ma, molte volte, alcune cose vanno dette perché si sente il bisogno di essere in pace con la propria coscienza, come del resto, delle azioni, vanno eseguite, anche se rischiose, non per avere il plauso o la riconoscenza di altri, ma solo e semplicemente perché è giusto che vadano fatte.
Lungi da noi, con queste righe, esortare gli elettori al “Non Voto” anzi, si invitano tutti a votare ma con la consapevolezza che solo tramite questo strumento possiamo far sentire la nostra voce, il nostro malumore, e, a volte, la nostra voglia di riscatto e di ribellione.
In virtù di quanto detto invitiamo tutti a votare ma esprimendo il proprio voto liberi dai vari condizionamenti che sono proposti dai vari pseudo onorevoli o faccendieri di turno i quali, maliziosamente e sapientemente, fanno leva sulle debolezze umane, promettono posti di lavoro o avanzamenti di carriera o quant’altro possa distrarre dalla realtà.
Prima del voto sarebbe opportuno che, i genitori guardassero negli occhi dei propri figli e si chiedessero quale futuro è a loro riservato; i giovani dovrebbero domandarsi quale prospettiva hanno per programmare il proprio futuro, fatto di lavoro e di realizzazione delle proprie aspettative. Infine i “politicanti- faccendieri-pseudo onorevoli”, superino un esame di coscienza sereno, guardandosi allo specchio chiedendosi se sia giusto continuare con questa politica di bugie, ricatti e clientelismo.
Fatta questa piccola premessa veniamo al punto di questa “amara riflessione”. Due sono state le “scintille” verificatesi e messe in moto dal Governo negli ultimi mesi: “La Buona Scuola” e il discorso sul rimborso dei pensionati, ma sarebbe meglio definirla “L’elemosina prevista per i pensionati”.
Per entrambi gli argomenti, la domanda è: “Ma i diritti dei cittadini possono essere calpestati impunemente dai Politici di turno?”. Amaramente, alla luce di quanto sta accadendo, la risposta è “SI”.
In Italia tutti siamo obbligati, giustamente al rispetto delle leggi, si è giunti a chiedere anche la “responsabilità civile dei magistrati” ma poi, ci sono “loro”, gli “intoccabili”, vale a dire gli “pseudo politici/faccendieri”, che possono sbagliare come e quando vogliono senza che poi si possa attuare una rivalsa nei loro confronti o, almeno, rimandarli a casa.
Andando per ordine sviluppiamo alcune riflessioni “Sulla Buona scuola”.
Questa è presentata come una svolta storica, un radicale cambio di marcia nel mondo dell’Istruzione, ma come c’è proposta la svolta storica? Fanno leva sul discorso delle 100 mila assunzioni (immissioni in ruolo dei precari) ma, astutamente, non è detto che una Sentenza Europea impone al Governo Italiano tali assunzioni. Infatti, la Sentenza della Corte Europea è stata applicata da moltissimi Giudici Italiani che hanno obbligato, all’immissione in Ruolo, moltissimi Docenti Precari, condannando, il Governo anche a pagare le spese che poi, ovviamente, si ripercuotono sulla Comunità, i Cittadini Italiani. Non viene, sempre con astuzia, fatto riferimento al finanziamento delle Scuole Private, dimenticandosi dello stato in cui versano gli Istituti Pubblici. Il top poi si raggiunge con la creazione di una nuova figura professionale “Il Preside Sceriffo” cui sono conferiti pieni poteri, assumere, licenziare, aumentare lo stipendio agli insegnanti, ect., con buona pace di tutti gli studi comprese le specializzazioni raggiunte dalla stragrande parte dei Professori. Professori precari che, per chi non è a conoscenza, dopo minimo 20 anni di studi e dopo altrettanti anni d’insegnamento percepiscono Euro 1.429 al mese.
Proseguendo nella riflessione da alcuni considerata, “folle riflessione”, il fondo, il ridicolo, l’annullamento dei Diritti, si ha con lo sbandieramento del rimborso di una quota parte delle somme, indebitamente trattenute e solo per una parte di pensionati. In pratica, il Governo ha deciso che rimborserà solo un certo numero de pensionati e con una somma “ridicola”.
Ovviamente anche per quest’argomento la scusa è bella pronta: “ se paghiamo tutto e tutti andiamo in bancarotta”, “stiamo pensando alla tutela delle fasce deboli”. Ci si chiede, ma siamo o no tutti uguali davanti alla legge? i soldi sono stati sottratti indebitamente e quindi vanno restituiti.
Ascoltando, come molti, le dichiarazioni rilasciate in questi giorni dai Politici/Faccendieri emerge un dato inquietante, chi ha chiesto di rimborsare tutto e subito pur sapendo che la cosa è impossibile, sono gli stessi Politici/Faccendieri che all’epoca, Governo Monti, votarono la “ legge Fornero” messa ora in discussione.
Nessuno, ha fatto una proposta seria, alternativa che giustamente contempli il rimborso totale, ma di contro tenga conto della reale impossibilità di rimborsare immediatamente il maltolto.
Tutti questi Politici/Faccendieri si sono messi “a cavallo della tigre”, credendo di far breccia per raccattare qualche voto.
E allora ci chiediamo, è impossibile immaginare di rimborsare “tutto” tramite un rateizzo, o con una decurtazione di una quota parte di tasse fino al saldo del debito che lo Stato ha verso alcuni cittadini??? Ci siamo già dimenticati dei molti piccoli e medi imprenditori che si sono suicidati perché non potevano più pagare le tasse, anche se vantavano un credito dallo Stato.
Il grido di Giustizia, del rispetto del Diritto, davvero dovrebbe echeggiare tramite i giornali, le reti sociali, il passaparola e, soprattutto tenerlo bene a mente quando si dovranno compiere delle scelte politiche per il voto.
Forse, almeno per il sud, viene la voglia di avere un altro “Masaniello”.
Carlo Mirabella