Sarà stata una coincidenza, sarà la competenza nel settore specifico dei tributi, certo è che il manifesto fatto affiggere dalla sezione PD di Teano, coincide proprio con la nomina di Adriano De Monaco a Segretario politico del partito di Renzi. Senza voler fare dietrologia e prima di entrare nel merito delle argomentazioni utilizzate dal Pd per giustificare la prima uscita ufficiale del nuovo segretario, c’è da dire che Adriano De Monaco non è che sia stato risparmiato durante la campagna elettorale che ha visto l’affermazione della lista di Di Benedetto. A lui, utilizzate ad arte, fu addebitata la nomina a Vice Presidente del Consorzio Laocoonte, per presunta incompatibilità con la carica di consigliere comunale e la interessante indennità annuale percepita per l’incarico. Interessato a sfruttare elettoralmente questo argomento fu l’ antagonista nel suo bacino elettorale, collega di Giunta dell’attuale assessore alle finanze. A questo proposito c’è chi vorrebbe riproporre il problema del Consorzio Laocoonte alla cui presidenza è stato designato dall’attuale Amministrazione, il dottor Maurizio Simone, potenziale ma non confermato candidato a Sindaco alle ultime elezioni per la lista Un’Opportunità per Teano, uscito ridimensionato dal risultato elettorale ma compensato con una nomina che per qualcuno sembra quasi un risarcimento… morale.
Per ritornare al manifesto , il titolo “Alla faccia dell’equità…. Fiscale/ Meno servizi….più Tasi!” sembra l’anticipazione di un’analisi complessiva del tributo inaugurato con il bilancio di quest’anno ed invece i Democratici hanno acceso la lente di ingrandimento esclusivamente sulla decisione di esonerare dal tributi gli immobili del Centro Storico utilizzati da professionisti, artigiani e commercianti. E’ considerata una discriminazione tra le stesse attività esercitate tra le mura del centro e quelle fuori dal centro storico e nelle frazioni. Una decisione che non trova alcun reale e concreto fondamento, anzi in molti casi finisce con il premiare i proprietari degli immobili che ottengono un risparmio del 70% del tributo contro il 30% dell’utilizzatore. Un provvedimento che somiglia più ad una trovata pubblicitaria che ad una effettiva misura che può aiutare la rivitalizzazione del centro storico.
Se ricordiamo bene comunque, simili osservazioni furono esposte in sede di discussione del bilancio di previsione anche da alcuni consiglieri di minoranza che però non ottennero ascolto e la misura fu approvata così come era stata proposta dall’assessore esterno al ramo, il Dottor Eduardo Sacco, ritenuto il vero architetto del documento economico finanziario rappresentato dal bilancio di previsione.
La riorganizzazione di strutture partitiche in città o meglio ancora la creazione di nuove realtà politiche, anche di ultima generazione, fanno presagire un riaccendersi della polemica politica che non sarà esente da pressioni esterne anche in funzione delle prossime elezioni regionali.
In questo senso i manifesti forniscono una efficace visibilità.
Figueras