Ancora oggi, per l’ennesima volta, gli operatori commerciali ed artigianali che operano sul muraglione ( Via Garibaldi ) al termine del mercato, verso le ore 14,00 quando gli operatori ecologici addetti alla raccolta dei rifiuti del marcato hanno ultimato le operazioni di raccolta, hanno notato che proprio sul muraglione, all’altezza del bar, è stato volutamente lasciato uno scatolo di cartone di colore bianco.
Come mai? E questa non è la prima volta, gli operatori lasciano quello scatolo senza rimuoverlo e portarlo via?
Incuriositi, questa volta due di loro, si sono avvicinati e dopo aver aperto lo scatolo hanno trovato una sgraditissima sorpresa: conteneva un sacchetto di cellofan pieno di urina mentre in un’altra busta c’erano degli escrementi umani (cacca). Forse meravigliati ma certamente imbufaliti, sembra che abbiano chiesto spiegazione agli uomini del comando dei Vigili Urbani i quali avrebbero risposto che loro niente potevano fare.
Questo è il fatto, le foto non sono taroccate ma scattate appena l’autore ne è venuto a conoscenza e siamo verso le ore 14,30, gli operatori e cittadini che civilmente sono intervenuti per segnalare il fatto sono buoni testimoni di quanto abbiamo appena descritto.
Sul muraglione abbiamo incrociato Alessandro Lepre (autore delle due foto pubblicate) chiamato sul posto nella qualità di Presidente dell’ASCOMART, il quale, nel denunciare la gravità del fatto, che non è un caso isolato ma sembra si ripeta in altre parti in cui si svolge il mercato, ha tenuto a precisare che la struttura stessa del nostro mercato contiene dei limiti strutturali compreso anche la mancanza di servizi. Questi sono i motivi principali per cui gli ambulanti si lamentano, molti non pagano più l’occupazione e altri ancora hanno deciso di non venire più a Teano. Quello della definitiva sistemazione dell’area mercato è una delle principali battaglie della sua Associazione.
Doppio problema dunque, da una parte un servizio di smaltimento rifiuti che non smaltisce, chi dovrebbe controllare non controlla e gli operatori commerciali ambulanti, forse i responsabili del fatto, si giustificherebbero con una necessità fisiologica altrimenti non possibile da soddisfare per la mancanza di servizi.
Mentre le funzioni competenti decidano sulla sorte del nostro mercato settimanale, gli ambulanti intanto se proprio non ne possono fare a meno, la confezione lasciata sul muraglione potrebbero portarla a casa loro o nella loro città.
La Redazione