Nei negozi ancora aperti, vuoto assoluto. L’unico che ancora qualche affaruccio lo fa ancora, a parte il Supermercato, è il venditore di fiori all’ingresso principale. Il prezzo è buono i fiori anche ed ecco fatto l’affare. Poi basta.
Una sensazione di grande desolazione viene avvertita dal visitatore del Centro già all’ingresso dell’area allorchè si scorgono le vetrine dei grandi negozi esterni al centro che hanno abbassato le saracinesche da tempo, poi i bar chiusi ed il 60% dei negozi interni ormai abbandonati dai precedenti espositori.
E’ la fine di una operazione che si prospettava fantastica per tutte le iniziative annunciate e non realizzate? O la proprietà si attiverà per rivedere alcune scelte, non ultima il fitto dei locali considerati da alcuni, molto elevati? Oppure la creazione di quelle attività di complemento annunciate e mai realizzate?
Certo è che molte aspettative il Centro le aveva create soprattutto dal punto di vista occupazionale, ma anche qui qualche sorpresa si è ben presto presentata sia per il numero degli addetti che per il trattamento economico e contrattuale riservato. Dall’altra parte c’era il disappunto dei commercianti teanesi che vedevano in questo centro la causa di tutti i loro mali (e la verità non è proprio questa).
Pazienza, ormai siamo abituati alle chiusure, soprattutto dentro le mura, figuriamoci poi quelle a otto chilometri di distanza!
Rosa Chirico