Non si poteva prevedere un ritorno sulla scena della musica afroamericana più dirompente di quello provocato dall’annuncio, dell’approvazione del progetto territoriale, denominato Teano Jazz incontra… presentato dal comune di Teano e che coinvolge ben dodici comuni, tutti territorialmente confinanti e dunque appartenenti ad un’unica area geografica non solo ma anche legati da storie e civiltà comuni .
Una novità che da ulteriore spessore ad una rassegna che ormai si può ben dire che è entrata nella storia del jazz meridionale, una rassegna nata per una intuizione di alcuni appassionati ma sviluppata dalla passione, determinazione e tenacia di un’associazione che nel corso di un ventennio non si è risparmiata, individualmente ed economicamente. Questa associazione “Teano Musica e oltre…” ha fatto un passo indietro sul piano della visibilità ma ne ha fatto due in avanti mettendo a disposizione del proprio Comune tutta l’esperienza, la professionalità e la competenza, elementi indispensabili per realizzare una rassegna complessa, non solo dal punto di vista organizzativo ma anche per la particolare ed in alcuni casi, originale personalità degli artisti,
Va riconosciuto il giusto merito al Sindaco di Teano ing.Nicola Di Benedetto che ha saputo guardare oltre la siepe, pratico dei meccanismi regionali ha da subito individuato il percorso adatto per vedere riconosciuto alla rassegna il giusto peso tra le proposte che annualmente vengono prospettate per il finanziamento regionale.
E’ stato interessante verificare in questa prima parte della rassegna il livello di partecipazione dei vari Comuni. In tutti si è notato, superata la prima fase di curiosità, una convinta partecipazione agevolata anche dall’arrivo dei tanti appassionati che, programma alla mano, hanno inteso non perdersi alcuna delle esibizioni previste dalla scaletta. I commenti positivi più numerosi e convinti, a parte il livello degli artisti selezionati dall’ottimo direttore artistico Antonio Feola, sono stati indirizzati alle varie location, tutte assolutamente di grande fascino.
Da oggi la rassegna torna nella sua culla naturale, il Loggione del Museo Archeologico che ospiterà le ultime tre serate con ospiti di livello internazionale, ma non mancheranno esibizioni in altri luoghi del centro storico che rivivrà certamente tre serate che faranno tornare alla mente quelle che nel ventennio trascorso ha portato nella nostra città migliaia e migliaia di appassionati.
Le polemiche non sono mancate in questi giorni sulla opportunità di realizzare una simile rassegna, non sono mancati riferimenti personali, non sono mancati apprezzamenti di dubbia onestà morale.
Si dice sempre che le polemiche sono ben accette se fatte con lo scopo di migliorare e costruire, siamo d’accordo e su questo argomento ci riserviamo di partecipare anche noi per mettere qualche puntino sulle i, ma solo dopo che si sarà conclusa la rassegna e portato a casa un grande risultato artistico e di coinvolgimento di un intero territorio.
Severino Cipullo