Pubblichiamo su richiesta degli interessati, il testo di un volantino fatto circolare in città e relativo alla scelta operata dalle autorità sanitarie, di trasferire il SERT nei locali dell’ex macello in via 26 Ottobre.
IL SINDACO DURANTE UNA SEDUTA COMUNALE HA RIBADITO : DOPO UN LUNGO E PROFICUO INCONTRO CON I VERTICI DELL’ASL – CASERTA "E’ DEFINITIVAMENTE SCONGIURATO IL PAVENTATO TRASFERIMENTO DEL SERT NEI LOCALI IN VIALE S. REPARATA" .
IL CONSIGLIERE DI MINORANZA HA RIBADITO : "IL CONSIGLIO COMUNALE E’ CONTRARIO ALL’ALLOCAZIONE DEL SERT NEL RIONE SANTA REPARATA , PERTANTO TALE DECISIONE E’ STATA ASSOLUTAMENTE ACCANTONATA ED IN TAL MODO SONO STATE RECEPITE LE GIUSTE RECRIMINAZIONI DEI NUMEROSI RESIDENTI E NON SOLO . RITENGO DOVEROSO CHE I CITTADINI SAPPIANO E , SOPRATTUTTO SIANO TRANQUILLIZZATI" .
GRAZIE SINDACO E GRAZIE A QUALCHE CONSIGLIERE DA PARTE DI TUTTI !
I RESIDENTI E COMMERCIANTI DI VIA XXVI OTTOBRE
Nostro malgrado, come in questa specifica circostanza non riscontrabile nel testo, siamo chiamati in causa perché avremmo favorito questo o quel personaggio, questa o quella petizione e, non si sa perché, sia che le cose finiscano bene e sia che finiscano male, il nostro giornale è sempre responsabile di qualcosa. Se pubblichiamo articoli di esponenti della sinistra ci accusano di favorire la sinistra se pubblichiamo articoli di destra ci dicono che noi diamo spazio alle Griffes della destra, se non pubblichiamo articoli di politica locale, ci accusano che siamo lontani dalla realtà. Insomma siamo destinati a sbagliare per definizione. Fortunatamente non è così, il successo della nostra linea editoriale sta a testimoniare che il migliore aggettivo che ci può essere attribuito è quello di essere un giornale LIBERO!
Per questo motivo, sul problema del SERT, riteniamo utile ancora una volta ricordare quale è stata ed è tutt’ora la nostra linea: il SERT è un servizio purtroppo necessario, ma è un servizio particolare, delicato, che implica alcuni aspetti relativi alla particolarità dei soggetti utilizzatori ai quali, a nostro avviso, va garantita la massima riservatezza sia che si tratti di utente locale che proveniente dai paesi limitrofi. Qualcuno ama definirlo impropriamente "rischio di contaminazione".
Chi ci segue da anni sa che, quando il problema del trasferimento del SERT non ancora si era posto, noi avanzammo la sollecitazione ad individuare una sede periferica, lontana dal centro abitato, questo garantiva quella privacy necessaria a tutelare per quanto possibile, un minimo di dignità ai malcapitati. Questa è la linea che abbiamo confermato in occasione dei vari movimenti che si sono creati intorno alle ultime vicende.
Non era idonea, in tal senso, la sede di viale Italia, non lo era S.Reparata e per gli stessi motivi non lo è via 26 ottobre o la sede dell’ex ospedale. Non è un problema di ville o villette, di VIP o VIPPETTI, è la necessità di assegnare ad ogni servizio la giusta localizzazione che tenga conto dei vari risvolti che questo implica. Il SERT va delocalizzato, fuori dal perimetro del centro urbano perché è un servizio con particolari esigenze ed a particolari esigenze, si risponde con decisioni non affrettate ma oculati e lungimiranti.
Se si vuole c’è ancora tempo per porvi rimedio e le soluzioni alternative non mancano, purchè non prevalgano gli interessi di alcuni, pochi, manovratori, neanche tanto occulti.
La Redazione