Una inaspettata o forse prevedibile crescita dei contagi da coronavirus in città. È affidata solo alla sensibilità e opinione personale la valutazione se siamo di fronte ad un evento inaspettato oppure prevedibile. In entrambi i casi il dato fermo con cui bisogna fare i conti adesso è uno e uno solo: 29 positivi certificati dall’Asl . Questo numero al momento si presume sia in crescita, notizie che attendono conferma parlano di ulteriori casi accertati. La variazione avviene oggi, a scuole chiuse dopo l’ordinanza in merito firmata dal governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. Perchè proprio questo potrebbe essere un ulteriore punto dolente. A Teano le scuole hanno riaperto in ritardo rispetto agli altri comuni e non sappiamo se questa riapertura dei plessi scolastici influirà e in che modo su un possibile aumento dei contagi. Troppo poco il tempo trascorso dalla riapertura alla chiusura disposta nei giorni scorsi. Lo scopriremo se inizieranno eventuali operazione di screening su qualche classe.Le notizie però non sono confortanti e pare che diversi allievi siano risultati positivi. Restano anche di difficile interpretazione i casi segnalati finora a causa della conformazione urbanistica del nostro territorio. Sappiamo del “caso S.Marco”, oggetto di ordinanza sindacale e balzato sugli organi d’informazione regionali e nazionali dove in realtà pare che i contagi non si siano propagati e resterebbero confinati a poche persone. Quindi i restanti circa 26 contagiati sono dislocati sul resto del territorio comunale. Dove esattamente? Questa la domanda che ci si pone. Esistono focolai? Ci sono intere famiglie contagiate? Quartieri o frazioni dove i casi sono maggiormente concentrati? Al momento non abbiamo nessuna notizia particolare. Il tutto si inserisce comunque in previsioni assolutamente non rosee. Ormai è chiaro che siamo di fronte alla seconda ondata del contagio del virus, già ampiamente annunciata nei mesi scorsi e che questa volta ci tocca da vicino a differenza della volta scorsa che vide solo pochi casi accertati. La situazione mostra inoltre un altro spettro . L’ospedale di Teano è reparto ( o resort se vi piace di più ) per malati covid. Anche qui tralasciando le valutazione ( ogni lettore farà le considerazione che ritiene più idonee) giunge una tegola grandissima sulla macchina della prevenzione. Il sindacato dei lavoratori che si occupano delle pulizie presso l’ospedale di Teano ha denunciato in un lungo comunicato stampa i rischi di contagio a cui sarebbero esposti i lavoratori, non essendo ( sempre a detta del sindacato) adeguatamente formati e protetti. Considerando che i lavoratori sono di Teano e che sono un possibile veicolo fra i contagiati ricoverati e la città, è chiaro che vanno attuate tutte le precauzioni possibili. Situazione inoltre di scarsa sicurezza e di disagio che nei giorni scorsi avevano sollevato anche alcuni operatori del servizio del 118 . Al momento non registriamo note ufficiali diramate da parte dell’Asl in risposta a questa situazione se non quella dell’accesso obbligatorio spostato in via Ospedale Vecchio. Inoltre è evidente che la Regione Campania proprio sulle strutture ospedaliere è in ritardo rispetto a quelle che potrebbero essere le esigenze sanitarie relative ad un esplosione del contagio. Quindi questo resort Covid di Teano potrebbe riempirsi presto. Queste le problematiche registrate e dunque su queste va focalizzata la massima attenzione. Resta ora la responsabilità di tutti alle osservanze delle direttive imposte dagli organi competenti. Mascherina sempre, distanziamento, evitare assembramenti e lavarsi le mani spesso. Sarebbe opportuno anche che ognuno di noi si imponesse un mini lockdown. Bisogna impedire il propagarsi del virus per la salute di tutti e soprattutto provare ad invertire la tendenza che, in caso contrario, porterebbe ad un nuovo lockdown generalizzato. Intanto a Teano si è già bloccato il mercato fra non poche polemiche.Riprenderà ci è sembrato di capire, sabato prossimo. Altra tegola: risulta in isolamento domiciliare il Capo Sidicino della Protezione Civile Nicola Faella. Non si è fermata la macchina del C.o.c. ma è chiaro che l’assenza di Faella crea non pochi disagi . Infatti da sempre la città gli riconosce il ruolo di vero motore della macchina sidicina della protezione civile che con dedizione e spirito di servizio sacrifica le sue giornate al servizio di tutti. L’ augurio anche della nostra redazione e del nostro giornale è quello di averlo di nuovo alla guida della nostra protezione civile in buona salute .
Resta affidato ora ad ognuno di noi il compito di rendere difficile la vita a questo virus. Insieme, ancora una volta, possiamo farcela. Forza Teano.
Massimiliano Stefàno