“L’imminente approvazione del regolamento IMU riapre la problematica inerente la tassazione dei terreni industriali individuati dal piano ASI, queste aree saranno per legge soggette al pagamento dell’aliquota relativa. Il blitz della Guardia di Finanza nel comune di Pietramelara, relativo all’accertamento della corresponsione ICI per i terreni ASI, evidenzia carenze e forse omissioni per i versamenti degli anni precedenti che potrebbero interessare anche altri comuni come Teano”.
Questa è la principale preoccupazione espressa dall’architetto Roberto Boragine nella qualità di segretario cittadino dell’UDC, già in passato direttamente impegnato a sollecitare l’attenzione degli organismi provinciali e comunali sulle reali necessità di aree industriali nel nostro comune. E l’allarme non è ingiustificato in quanto Teano si trova in una situazione paradossale. In proposito Biragine chiarisce inoltre che:
“L’UDC non è stato e non sarà mai contro una zona ASI, ma contro quel tipo di pianificazione che continua a generare controversie, inefficienze e danni agli agricoltori.
Ad oggi ci troviamo con un piano inefficiente e inefficace che non ha prodotto l’insediamento di nessuna industria ma solo tassazione relativa a successioni e compravendite.
L’ICI non pagata rappresenta una spada di Damocle sulle teste degli agricoltori, l’IMU un’ipoteca sul futuro”.
Cosa propone allora la cellula sidicina del partito di Casini?
“Una revisione a 360° degli indirizzi progettuali con l’annullamento del piano illegittimamente adottato e la riproposizione di una nuova minima zonizzazione congruente con il PUC ma soprattutto rispondente alle reali necessità ed esigenze del territorio”.
Riceverà la giusta attenzione? Il rappresentante del comune di Teano presso il Consorzio ASI, l’assessore Sandro Pinelli, saprà o vorrà farsi carico di questa giusta preoccupazione?
La Redazione