Sabato mattina, ore 11 circa. In via 26 Ottobre, un gruppo di quattro amici, cartellina sotto il braccio, si reca presso un negozio. Appena entrati incrociano un giovane intento a sistemare la merce sullo scaffale. Pronunciano il nome del titolare e chiedono se è possibile incontrarlo. Il giovanotto li guarda, prima incuriosito e poi con molta serietà e chiede conferma che cercano proprio lui, il proprietario. Alla risposta affermativa si allontana attraverso una porticina laterale e prega gli avventori di attendere.
Dopo qualche minuto ricompare dalla porticina da dove era uscito e con voce tendente al tremolante dice:” Mi dispiace ma il titolare è uscito”- “Quando possiamo trovarlo?” È la domanda dei quattro. “Non lo so mi sembra che sia andato a trovare la madre in ospedale”.
Disappunto da parte dei quattro signori che si apprestano ad uscire dal negozio quando uno di loro, rivolto al commesso gli dice :”Quando rientra digli che è venuto il professore M.B. per l’iscrizione dell’associazione”. “Quale associazione?” chiede il giovanotto. Non fa in tempo a pronunciare il nome dell’associazione che dal retro del negozio compare il titolare del negozio il quale, alla vista dei quattro signori , a lui ben noti, si lascia andare ad una smorfia di rilassamento e giù pacche sulle spalle, strette di mano e grandi esclamazioni di disappunto. Si tenta quindi di ricostruire l’accaduto.
I quattro distinti signori, tutti over 50, presentatisi nel negozio con le cartelline sotto il braccio e con un involontario atteggiamento militare, non erano altro che soci di un’associazione privata di persone che amano organizzarsi il tempo libero e portavano, nelle rispettive cartelline, la copia del programma di un viaggio che avevano appena organizzato. Si sono recati in quel negozio in quanto il proprietario è anche presidente di un’associazione provinciale che raccoglie appunto tutte queste piccole associazioni territoriali a cui i quattro intendevano fare aderire anche la loro.
Il giovane commesso, convinto di trovarsi di fronte a quattro agenti della finanza in borghese, aveva informato il titolare della presenza dei militari e quest’ultimo, per ovvi motivi di prudenza, aveva preferito sottrarsi, almeno in quel momento, ad una spiacevole e fastidiosa ispezione.
Tutto è bene quel che finisce bene ma l’episodio è servito ai quattro per convincerli a deporre le cartelline per evitare gli sguardi sospetti e poco amichevoli dei commercianti della zona.
Alessandro D. V.