Con l’ordinanza n.18 del 5 marzo 2012 – il Comune di Teano, ha istituito, in via sperimentale, il senso unico di marcia con direzione da piazza Duomo a Viale Italia, prevedendo la possibilità di parcheggio su ambo i lati, nel rispetto dei limiti del codice della strada. Il provvedimento, mira a migliorare la viabilità ed a salvaguardare l’incolumità delle persone e cose, pubbliche e private.
Detto così, sembrerebbe cosa buona e giusta ma, da un’attenta analisi, sembrerebbe che i nostri amministratori, abbiano preso una decisione un po’ troppo affrettata, senza tener conto dei problemi che l’ordinanza in questione inevitabilmente farà nascere.
Nel dispositivo municipale, non è indicata la durata della sperimentazione. Si procederà sulla fiducia a sperimentare, finchè morte non ci separi ? Ed ancora, l’ordinanza dovrebbe essere valida NON dal momento dell’installazione dell’apposita segnaletica stradale (come indicato nel documento), ma solo dopo la verifica di fattibilità dell’intero progetto e sciolte alcune riserve come: E che tipo di parcheggi si intende realizzare ? A nastro (quando i mezzi sono posti uno dietro l’altro parallelamente alla strada), a pettine, (quando i mezzi sono posti uno a fianco dell’altro perpendicolarmente alla strada), a denti di sega o "spina di pesce" (quando i mezzi sono disposti ad angolo rispetto all’asse della strada) ? Ma va bene comunque così.
Dando una lettura al codice della strada, lo stesso sembrerebbe essere di nessun aiuto, poiché in esso nulla è previsto circa le misure minime da adottare per la realizzazione di parcheggi pubblici.
Facciamo qualche esempio, tenendo conto che in circolazione ci sono auto larghe quasi 2 metri, e che si vogliano realizzare parcheggi a nastro. Generalmente, la lunghezza dello stallo è fissata a 5 metri, mentre per le larghezze non si va quasi mai sotto i 2,5 metri. Nel nostro caso quindi, almeno 5 metri della strada (2,5 mt per lato) serviranno per i posti auto. Tenendo conto della larghezza della strada – ad occhio sembrerebbe una decina di metri – per la circolazione ne resterebbero 5. Saranno sufficienti per l’incolumità di un cittadino che la vorrà percorrere a piedi, magari con un passeggino? E nel caso in cui il cittadino sia un diversamente abile in carrozzella, il nostro amico sarà sempre al sicuro? Sicuramente si, sarà l’ immediata risposta ! Ma volendo essere più precisi, nel caso di parcheggio libero sulla sinistra della strada, in prossimità dei “poggetti”, occorrerà tener conto anche dello spazio utile all’apertura della portiera per consentire al conducente di scendere dal veicolo in tutta sicurezza. Aggiungiamo un altro metro ? Per la circolazione ne resterebbero 4. Siamo ancora nella più totale sicurezza. Ma, aimè, leggendo il decreto ministeriale 5 novembre 2001, concernente "Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade" si scopre che:
– La larghezza minima della corsia di marcia è di mt 3,5
– La larghezza del marciapiede deve essere non inferiore a mt. 1,50
Il marciapiede, questo sconosciuto: nella nostra ordinanza, così come al tempo della costruzione della strada stessa, forse se ne sono dimenticati. Il codice della strada definisce il marciapiede come quella parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata al transito e/o stazionamento dei pedoni. Pertanto sottraendo ai nostri 4 metri di prima, un marciapiede di 1.5 metri, arriviamo a 2.5 metri utili per la circolazione dei veicoli. E, pensandoci bene, se la mia auto è 2 metri, e lungo la strada i parcheggi sono occupati ambo i lati, mi resterebbero una trentina di cm a destra e sinistra per evitare di toccare le auto in sosta. Il dubbio che mi assale è grande. Di certo non si è pensato al conseguente ed inevitabile aumento di traffico di mezzi su Piazza della Vittoria, Piazza Umberto e Corso Vittorio Emanuele, zone dove il transito dei veicoli dovrebbe essere limitato a causa dei noti problemi di staticità del suolo. Non a caso s’incontrano segnali di divieto di sosta e di fermata con l’indicazione :”Pericolo crollo”. Per la serie: “La coperta è corta: scopriamo le spalle, per coprire i piedi”, spostiamo il traffico, in barba alla “…..salvaguardia dell’incolumità di persone e cose pubbliche e private” citate nell’ordinanza stessa. Ed ancora se di sabato mattina qualche utente non deambulante dovrà raggiungere la guardia medica e/o richiedere un primo soccorso per un malore, dovrà fare come i salmoni ? Risalire le rampe controcorrente, visto che le sopra citate piazze, unitamente al corso saranno “intasate” dagli ambulanti ed avventori del mercato settimanale. Forse è in previsione un trasloco anche del mercato ? Vista la crisi, i commercianti del posto staranno già festeggiando.
Certamente una maggior informazione ai cittadini ed uno studio più accurato della questione sarebbe stata cosa più saggia ed economicamente più conveniente. In tal caso, finalmente, si potrà sfatare una volta e per tutte il grande Principe De Curtis, quando nell’indimenticabile film “47 Morto che parla”, diceva:” Ed io pago, ed io pago”. Ogni riferimento è puramente voluto: stiamo diventando ormai sempre più dei morti viventi, inermi dinanzi a qualsiasi cosa accada nella nostra cittadina: bella o brutta che sia.
Un cittadino con il SENSO UNICO del dovere