Alle operazioni condotte dai carabinieri della stazione sidicina, hanno collaborato anche i volontari dell’Enpa (ente nazionale protezione animali), i carabinieri del Nas e i tecnici dell’Asl. Dopo molte ore di lavoro sono scattati i sigilli alla struttura che la donna aveva realizzato completamente a proprie spese. Tutto per amore degli animali ed in particolar modo dei cani che venivano accuditi sostenendo spese in proprio. L’apposizione dei sigilli obbliga la titolare della struttura a continuare ad accudire gli animali. Intanto dovrà anche pensare ad adeguarsi alle prescrizioni imposte dall’Asl. I tanti cani che la signora Elena accudisce arrivavano nel canile da più parti: molti venivano raccolti direttamente da Elvira. Altri cani venivano portati nella struttura da persone che volevano liberarsi dei cani ma non volevano abbandonarli in strada o in altri luoghi pubblici. L’azione posta in campo dai carabinieri sidicini ha posto in evidenza la violazione delle norme ambientali con un conseguente inquinamento del suolo.
TEANO – Inquinamento, sequestrato un canile
TEANO – Gestiva un canile senza le necessarie autorizzazioni e senza rispettare le norme per lo smalitmento dei rifiuti. E’ stata denunciata una ricca possidente di Napoli che da anni aveva realizzato un canile nella frazione San Marco di Teano. All’interno della struttura, i carabinieri della stazione di Teano, hanno scoperto 170 cani sistemati in 125 box. La denuncia contro Elvira, la 80enne con la passione per gli animali, è scattata per violanzione delle norme ambientali e per smaltimento illecito di rifiuti.
La struttura, infatti, secondo l’accusa, non era munita delle vasche per la raccolta degli escrementi degli animali.
Alle operazioni condotte dai carabinieri della stazione sidicina, hanno collaborato anche i volontari dell’Enpa (ente nazionale protezione animali), i carabinieri del Nas e i tecnici dell’Asl. Dopo molte ore di lavoro sono scattati i sigilli alla struttura che la donna aveva realizzato completamente a proprie spese. Tutto per amore degli animali ed in particolar modo dei cani che venivano accuditi sostenendo spese in proprio. L’apposizione dei sigilli obbliga la titolare della struttura a continuare ad accudire gli animali. Intanto dovrà anche pensare ad adeguarsi alle prescrizioni imposte dall’Asl. I tanti cani che la signora Elena accudisce arrivavano nel canile da più parti: molti venivano raccolti direttamente da Elvira. Altri cani venivano portati nella struttura da persone che volevano liberarsi dei cani ma non volevano abbandonarli in strada o in altri luoghi pubblici. L’azione posta in campo dai carabinieri sidicini ha posto in evidenza la violazione delle norme ambientali con un conseguente inquinamento del suolo.
Alle operazioni condotte dai carabinieri della stazione sidicina, hanno collaborato anche i volontari dell’Enpa (ente nazionale protezione animali), i carabinieri del Nas e i tecnici dell’Asl. Dopo molte ore di lavoro sono scattati i sigilli alla struttura che la donna aveva realizzato completamente a proprie spese. Tutto per amore degli animali ed in particolar modo dei cani che venivano accuditi sostenendo spese in proprio. L’apposizione dei sigilli obbliga la titolare della struttura a continuare ad accudire gli animali. Intanto dovrà anche pensare ad adeguarsi alle prescrizioni imposte dall’Asl. I tanti cani che la signora Elena accudisce arrivavano nel canile da più parti: molti venivano raccolti direttamente da Elvira. Altri cani venivano portati nella struttura da persone che volevano liberarsi dei cani ma non volevano abbandonarli in strada o in altri luoghi pubblici. L’azione posta in campo dai carabinieri sidicini ha posto in evidenza la violazione delle norme ambientali con un conseguente inquinamento del suolo.
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