Sono giorni ormai che sulla stampa locale non si legge altro che di indagini che riguardano note aziende che operano nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Vengono prospettate ipotesi di reato che vanno dall’assegnazione diretta di appalti senza passare attraverso la procedura delle gare ma con affidamento diretto sempre alla stessa ditta,alla ipotesi di truffa che riguarderebbe il peso reale dei rifiuti smaltiti e quello che invece risulta sulle bollette di scarico presentate alla fatturazione.
Nel primo caso sono già state avviate da tempo approfondite indagini anche presso il nostro comune e su questo sarà la Procura a stabilire se ci sono gli estremi di reato come viene ipotizzato da qualche parte. Nel secondo caso l’acquisizione di documenti è tutt’ora in corso e vede impegnati i militari della guardia di finanza del nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Caserta, diretto dal generale Giuseppe Verrocchi.
I comuni della provincia interessati dalla raccolta di documentazione pertinente all’indagine in corso sono (Casagiove, Teano, Giano Vetusto, Caianello, Alvignano, Gioia Sannitica, Galluccio, Riardo, Piedimonte Matese e San Gregorio Matese) ma anche faldoni di documenti prelevati dalle sedi delle aziende Gesia e Impresud, di proprietà di Luciano Sorbo e di Francesco Iavazzi, quest’ultimo fratello del patron della Juvecaserta.
In un articolo di cronaca a firma Mary Liguori pubblicato su Il Mattino online, si legge testualmente :”Secondo quanto si apprende, il sospetto, gravissimo, è quello che ci sia un accordo tra due aziende che si occupano di ecologia e una serie di enti locali: lo scopo è quello di far risultare una quantità di rifiuti da smaltire superiore a quella reale, un raggiro che, sempre secondo l’ipotesi investigativa, consente alle aziende in questione di percepire liquidazioni maggiorate. Se le indagini dovessero confermare l’ipotesi investigativa, ci si troverebbe di fronte all’ennesimo «grande bluff» in materia di gestione pubblica e ambiente”.
L’acquisizione di documenti è tutt’ora in corso e vede impegnati i militari della guardia di finanza del nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Caserta, diretto dal generale Giuseppe Verrocchi.
Se le ipotesi di reato dovessero essere confermate rappresenterebbero anche un grave danno subito dai contribuenti dei singoli comuni comunque coinvolti nella vicenda. Per questo motivo ed anche per ricondurre l’attività amministrativa dei soggetti coinvolti nell’alea della normalità amministrativa, come pure restituire serenità a chi non ha alcuna responsabilità, è auspicabile una rapida conclusione delle indagini e la individuazione delle singole responsabilità e restituire serenità a chi non ha alcuna responsabilità.
Severino Cipullo