
Il Cardinale Sepe mostra l’ampolla con il sangue del Santo mentre Augusto Cattaneo sventola il fazzoletto bianco
Fin dalle sette del mattino in tantissimi hanno affollato il Duomo di Napoli e la cappella di San Gennaro. Hanno chiesto al santo il miracolo, il prodigio della liquefazione del sangue contenuto nelle ampolle. Le “parenti” del patrono hanno invocato “faccia gialla”. Il cardinale Sepe è giunto in cappella alle 10,38 tra gli applausi. Il fazzoletto lo ha sventolato Augusto Cattaneo membro della deputazione di San Gennaro.
Dunque a Napoli si è ripetuto il prodigio del miracolo di San Gennaro. L’annuncio della liquefazione del sangue, dato alle 10:38 dal cardinale Crescenzio Sepe, attraverso lo sventolio del fazzoletto bianco affidato al Dott. Augusto Cattaneo di origini teanesi ma residente a Napoli.
Il ripetersi del miracolo è letto come buon auspicio per la città di Napoli e per l’intera regione Campania. Il miracolo avviene tre volte: il 19 settembre, nel giorno appunto di San Gennaro, nel sabato che precede la prima domenica di maggio e a dicembre. Il cardinale ha precisato che il sangue era già sciolto quando, intorno alle dieci, ha aperto la cassaforte dove sono custodite le ampolle col sangue. «Quando ho aperto la cassaforte con i vescovi e il sindaco, come è successo negli ultimi anni, il sangue si era sciolto già».
C’erano anche il principe Carlo e Camilla di Borbone alle celebrazioni per il patrono di Napoli. «Una festa vissuta da tutti e sentita in tutto il mondo – ha commentato il principe – siamo spesso a Napoli per l’attaccamento che abbiamo alla città». Insieme a Carlo di Borbone anche la moglie e le figlie. «Qui c’è un affetto che ricambiamo – ha affermato Camilla – per un legame viscerale con la città a cui va il nostro abbraccio». Ospiti delle celebrazioni anche delegazioni di autorità religiose di altri Paesi (con vescovi provenienti da Russia e Vietnam).
Al Duomo tra le autorità civili c’erano: il sindaco di Napoli e presidente della Deputazione di San Gennaro, Luigi de Magistris, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e l’ex sindaco ed ex governatore Antonio Bassolino.