Era il 1917 quando un gruppo di bolscevichi assaltarono il Palazzo d’Inverno, ma non riuscirono a completare la rivoluzione perché Lenin, dopo averli incitati con la sua splendida oratoria, tornò a casa. Ecco, più o meno è ciò che è accaduto a Washington il 6 gennaio 2021. Ma se Donald Trump, invece di tornare alla Casa Bianca si fosse messo alla loro testa, il colpo di stato avrebbe avuto buone probabilità di riuscire. A quel punto, la certificazione della vittoria di Biden sarebbe stata sospesa, e anche se non era vincolante, sarebbe stato il segnale che la Costituzione, di cui tutti si riempiono la bocca, era di fatto sospesa. Trump sarebbe rimasto presidente “in stato di eccezione”. Si sapeva benissimo che decine di migliaia di fanatici di Trump sarebbero scesi a Washington il 6 gennaio. È stato lui ad incitarli a marciare sul Campidoglio, ed è bastato spingere qualche poliziotto per sfondare il Campidoglio, invadere i corridoi, pavoneggiarsi per le sale dell’ingresso con una bandiera della Confederazione in mano, saccheggiare i cassetti dei senatori, posare i piedi sulla scrivania della Presidente della Camera e farsi un selfie seduti sulla poltrona del presidente del Senato. Ma nello stesso giorno, mentre a Washington si assisteva alla deturpazione della Democrazia, la Democrazia ha vinto in Georgia, dove ai ballottaggi i due candidati che mancavano ai democratici per raggiungere la maggioranza hanno vinto. E così mentre uno pseudo sciamano guidava l’occupazione, il Senato americano cambiava colore. Il 20 gennaio 2021, i democratici avranno la Presidenza, la Camera e il Senato. Quel giorno vedremo Trump stringere la mano a Biden, il legittimo 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America, il quale dovrà ricomporre i cocci di una nazione divisa a metà. Per milioni di americani ormai la parola democrazia non ha più senso. Non la conoscono, non l’hanno mai vista in azione e dunque ne hanno paura. Democrazia è una parola che non usano mai. Gli americani preferiscono parlare di Patriottismo e di Costituzione. Ma la democrazia non è un’istituzione e neanche un regime politico; è una pratica. Se non la si tiene in esercizio si indebolisce. Da quattro anni, gli Stati Uniti stanno vivendo ciò che Platone descrive nel VIII libro della Repubblica, la lenta discesa della Democrazia nella tirannia. Ed oggi hanno quattordici giorni di tempo per interrompere la caduta.
Sara Finocchi