Lo avevamo promesso e glielo avevamo promesso. Era il 02.09.2021 quando con un nostro modesto intervento ricordammo la figura di Antonio Faella, artigiano del ferro, scomparso prematuramente e tra gli artefici indimenticabili delle avventure per la realizzazione del Monumento rappresentativo dello Storico Incontro di Teano ad opera del Circolo “Unità d’Italia”. Così come fu tra gli artefici con la propria maestrìa della posa in opera del Pannello maiolicato rievocativo, realizzato dall’Artista teanese, Anna De Biasio, e collocato presso Porta Napoli. Con la pubblicazione del volumetto, “La Notte del Monumento”, quindi, come un documento affisso all’albo pretorio, nella Bacheca de Il Messaggio, i nostri Concittadini potranno leggere e rivivere gli attimi, le acrobazie, le odissee che hanno caratterizzato la “folle” idea degli ideatori di quella iniziativa che voleva dare al turista ed alle scolaresche almeno un simbolo testimoniale dell’avvenuto Evento Storico nella nostra Città. Una testimonianza tangibile di cui colpevolmente la Città, fin da quel 26 ottobre 1860, ne era miseramente priva. Perciò il breve volume “La notte del Monumento”, qui pubblicato in maniera permanente, risulta essere un vero e proprio “diario di bordo”, da noi pubblicato a futura memoria di quei giorni che culminarono con l’inaugurazione del Monumento che riproduce l’Evento che poi diede vita all’Unità d’Italia. Un Monumento, anche quello, realizzato da un altro compianto Concittadino, il Maestro Rino Feroce. Un “diario di bordo” non privo di ricerche storiche, preceduto da egregi Convegni e manifestazioni che videro la presenza tra gli altri, di autorevoli Personalità politiche e del mondo accademico come l’indimenticabile Prof. Gerardo Marotta dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici; il Duca d’Aosta e la pronipote del Generale Garibaldi, Anita Garibaldi. Un Monumento realizzato anche con strenue “battaglie” di ordine storico-geografiche a difesa della paternità di Teano quale Culla dell’Unità d’Italia. Basti ricordare quella a “singolar tenzone” tenuta dal sottoscritto con il Prof. Letterio Briguglio dell’Università di Padova assertore dello Storico Incontro tenutosi a Caiazzo, confondendo il Monte Santa Croce di Caiazzo con quello di Roccamonfina. Ma al di là di questi autorevoli rappresentanti, quelli che hanno avuto un ruolo sicuramente più preminente e costruttivo, oltre ai Componenti del Circolo “Unità d’Italia”, Antonio Amsdem, Maurizio Simone, Antonio De Simone, Pasquale Giorgio, Mario Fascitiello, Alfredo Lucianelli, Giovanni Di Stasio, Giuseppe Maione, Giuseppe Mastrati, Paride Mele, Paride Vetrano, Aquilino Compagnone, Bruno Finocchi, Pino Pasquale, Mottola Franco, Giovanni Varone e l’indimenticabile Anita Ferzi, vi è da registrare l’entusiasmo e la collaborazione corale di tanti Concittadini che qui non elenchiamo ma che troviamo nel “diario di bordo” qui pubblicato nella Bacheca de Il Messaggio. Ne rivivremo le ansie, le manie, le nevrosi, gli atteggiamenti buffi e le tipiche espressioni locali che danno il senso di un afflato e di un sentimento aggregativo di cui, forse, ne abbiamo perso ogni attuale testimonianza. Basti vedere la considerazione e la cura che si hanno, oggi, dell’opera che svetta in Largo Croci. Una trascuratezza che fa il paio con l’attuale condizione della Città. E, chissà che questa pubblicazione non risvegli l’orgoglio ed il senso di appartenenza dell’intera Città. Ai posteri l’ardua sentenza.
Pasquale Di Benedetto