Nel cuore della notte il silenzio è una farfalla di fuoco. La speranza è una nota musicale che si disfa nelle lacrime degli addii. L’anno dei commiati :Il Vescovo è andato, il Sindaco si appronta ad andare. Teano è andata da un pezzo, ne resta appena il fantasma, lo chassis, la parvenza, la titubanza a restare.
Vorrei dare alle parole la stessa linfa che scorre dentro te. Paese mio che vivi nel cuore di chi ti è lontano, che riverberi nella mente di chi si disseta alle tue fontane, di chi riposa all’ombra del tuo Campanile, di chi lotta per la tua bellezza perduta, di chi si batte con tutte le unghie, con il valore e la rabbia di un gladiatore. Per sopravvivere.
La notte , anzi il cuore della notte dà riposo anche al Campanile che mi piace definire “il poeta delle speranze”. Ma è davvero così.
Dalle pagine di questo giornale di cuore e speranza fluttuano nel cuore della notte, parole forti. Amico: una nota di pace, una vibrazione di amore.
Basterebbe questo: “Nella vita, se ti muovono il cuore e la passione, nulla è impossibile” e il cuore della notte acquisterebbe la leggerezza dell’ala di un angelo.
Lettore cortese quello che mi sento di dirti, dal cuore quello che voglio dirti in mille rivoli di sussurri, in diecimila gocce di sudore, è di non perdere mai l’orgoglio dei Sidicini , di continuare a vivere la vita con curiosità e con amore, perché la vita ha tanto da darci e tu hai tanto da dare alla vita… lascia stare l’ignoranza, i pregiudizi, le panzane elettoralistiche… non devono toccarti, perché sei un “TEANESE speciale.”
Vola alto e tu come Poeta dell’anima abbarbicato alle sue ali, percorri la nostra Teano che dorme nel cuore della notte: insieme mandate baci alla città martire che ancora soffre inascoltata, accarezzatela, percorretene le piazze, le stradine, i campanili, sfiorano le cime degli alberi, chiamandoli per nome. Un vescovo è partito, un vescovo verrà, un sindaco è di partenza, un sindaco verrà. Non sappiamo né i nomi né i volti, ne ignoriamo il temperamento e il carattere, lo stile di vita, le qualità umane, la sensibilità, il lato luminoso della forza – ancora per poco.
Siamo in attesa pasquale e di prospettive seducenti della freschezza del nuovo- Siamo in attesa della gioia che ci desti da questo ipnotico sonno per cantare inni di lode e amore. Per sentirci SIdicini e Teanesi come i nostri antichi Padri. Sollecitiamo intanto una pioggia gentile e leggera e profumata, di prima estate che lava le cose torpide e oscure. Il cuore della notte fa l’occhiolino a una falce di luna di Paese.
Sembra un racconto di fate.
E forse lo è.