Con la lettera aperta inviata a tutte le istituzioni del territorio, noi rappresentanti di Cisl e Uil abbiamo evidenziato la grave situazione dell’ospedale di Teano, dove medici e infermieri non sono in condizioni di dare una assistenza sicura ai cittadini. La cosa ancor più grave è rappresentata dai provvedimenti che si sono succeduti nella giornata di ieri, dai connotati di una vera e propria farsa vissuta a i danni del povero malcapitato che in emergenza si rivolge alla struttura di Teano. Nella mattinata dell’altro ieri il direttore sanitario del presidio di Teano ha disposto la chiusura del pronto soccorso. Nel pomeriggio, della stessa giornata, via fax giunge da Caserta una contro disposizione a firma del sub commissario sanitario dell’ asl Forlenza che smentisce Borrelli costringendolo a far marcia indietro. Il direttore sanitario, pur consapevole che dal momento della sua disposizione nulla è cambiato, obbedisce al suo superiore e attraverso un’altra disposizione riapre il pronto soccorso. Potremmo dire a questo punto che “è tutto a posto”. Purtroppo non è così, la cosa tragica è che la situazione operativa interna alla struttura è rimasta identica a quella di ieri e cioè la struttura, al momento del nuovo provvedimento di riapertura del pronto soccorso, resta ancora sprovvista del radiologo, pertanto come già avviene per il laboratorio, anche per il servizio di radiologia ci si deve rivolgere all’ospedale di Sessa Aurunca. Per questo motivo le radiografie effettuate a Teano, verranno inviate a Sessa Aurunca per la refertazione. Proviamo ad immaginare come dovranno affrontare questa situazione medici, infermieri e ahimè utenti della struttura ospedaliera di Teano. In pratica chiunque arrivi nel pronto soccorso di Teano dovrà attendere il rientro dell’autista inviato a Sessa Aurunca per la refertazione di ogni esame effettuato, prima di avere una diagnosi. “In attesa che arrivi l’autista da Sessa Aurunca, non potendo fare nient’altro, che cosa dovranno rispondere all’utenza, medici e infermieri chiamati a rispondere in situazioni di reale emergenza? La loro unica speranza è quella di mostrare al povero malcapitato copia della disposizione di Perrella sperando che questa li salvi almeno dal linciaggio dei familiari soprattutto nelle situazioni più disperate.
E’ pazzesco che si possa pensare di mantenere un ospedale come quello di Teano collegato all’emergenza, ignorando spudoratamente, che per essere considerato tale, l’ospedale deve assicurare nell’arco delle 24 ore i servizi di diagnostica di laboratorio, radiologia e cardiologia. Questa è una situazione inaccettabile, in questo modo i vertici dell’ASL mortificano sempre di più le potenzialità della struttura di Teano, attualmente l’unica dell’azienda ad avere ogni requisito previsto dalla legge, pertanto la gravità della situazione richiede una denuncia sempre più forte affinché in maniera collegiale i rappresentanti istituzionali del territorio, ( i sindaci) a cui la legge (502/92 e 229/99) affida questo compito, esercitino il loro dovere di controllo sull’operato dell’ASL pretendendo che i servizi minimi previsti per legge, siano garantiti in maniera imparziale in ogni parte del territorio provinciale e pertanto anche in questo comprensorio, dove anche il servizio di emergenza 118 (postazione di Teano) effettua il servizio in maniera anomala, infatti l’ambulanza della postazione di Teano anche se per legge dovrebbe essere medicalizzata, viaggia senza medico, quasi tutti esonerati per motivi di salute di salire sull’ ambulanza e per questo motivo collocati altrove, come si può ignorare anche questa gravissima violazione perpetrata ai danni degli ignari cittadini.
Mario Migliozzi, Carlo De Monaco e Antimo Palumbo per
Gabriele de Angelis per