La deliberazione della Giunta comunale di Teano, la n.279 del 28 settembre 2011, è stata forse accantonata con molta fretta e superficialità.
Con questo atto il Coordinatore del Servizio Tecnico ha chiesto alla Giunta di modificare quanto aveva già deliberato il 39 settembre 2009 n.271. Cosa aveva deliberato la Giunta Comunale? L’approvazione di un progetto esecutivo dei lavori di realizzazione di una tensostruttura in viale Ferrovia- scuola Media Laurenza, il cui costo complessivo ammontava a €.168.056,96 dei quali il 50% a carico del Comune e l’altro 50% a carico di un contributo regionale. La modifica approvata con l’ultima delibera, la n.279/11 appunto, stabilisce invece che, poiché non è stato approvato il mutuo da parte della regione, occorre richiedere l’intero importo alla cassa Depositi e Prestiti perché il costo totale dell’opera va a totale carico del bilancio comunale.
In parole povere, il comune dovrà sostenere una maggiore spesa di € 84.028,00 perché la Regione non ha concesso il contributo. Ma perché è accaduto tutto ciò? Perché, si legge nella delibera n.279 del 28/9/2011, la Legge Regionale n.18/2011 ha stabilito che tutti i contributi pluriennali per il finanziamento di opere pubbliche concessi in favore degli enti locali per la costruzione di impianti ed attrezzature sportive per la promozione e diffusione della pratica sportiva, “decadono se al 31 dicembre 2010 gli enti destinatari del finanziamento non hanno contratto il relativo mutuo”. Ergo, il Comune di Teano non aveva provveduto in tempo a richiedere il mutuo.
Ma se la prima delibera è datata 30/9/2009 completa di progetto esecutivo, come è possibile che alla data del 31/12/2010, cioè dopo 15 mesi il progetto non era stato ancora finanziato? Quando è stata realmente presentata in Regione la richiesta di contributo? Su di un documento interno all’Ente si legge che la richiesta dell’importo a carico della regione è stata effettuata entro il 10/12/2010. Entro significa , tutto e niente. E’ possibile che gli uffici non hanno la possibilità di indicare la data di protocollo con il quale hanno presentato la richiesta? Non è per caso che qualcuno si sia dimenticato il progetto nel tiretto della scrivania e lo ha ripescato all’ultimo momento a tempo scaduto?
Ci sono molti punti interrogativi in questa vicenda che meritano risposte perché solo dopo si potrà capire perché, la stessa opera che sarebbe costata alle casse comunali solo 86mila euro, oggi ci costerà il doppio. Chi avrebbe dovuto controllare l’iter procedurale del progetto finanziario? E’ possibile che una intera Giunta comunale, cui sono affidati compiti di indirizzo e di controllo, decide di accollarsi un ulteriore onere di 86mila euro per un’opera che quindici mesi prima aveva approvato con altro percorso finanziario, senza porsi gli stessi interrogativi che ci siamo posti noi? E’ questa un’opera pubblica e come tale, ha un responsabile politico? E’ possibile che siano state fatte correzioni al bilancio comunale, approvato l’altra sera con i voti della sola maggioranza e questo ulteriore onere sia stato assorbito senza colpo ferire?
Ci auguriamo che tutti gli interrogativi che abbiamo posto, trovino risposte convincenti , altrimenti dovremmo dedurre, con nostro grande disappunto, che ci troviamo di fronte ad un vero grosso pasticcio e ci limitiamo a definirlo solo…grosso pasticcio, su cui ci sarà da verificare parecchie cose, a partire dalle responsabilità sia individuali che collettive e questo non è certamente un compito che tocca a noi.
Monsieur Travet